Incontro in DRL del 13 maggio 2010: NUMERO UNICO, ed altro.
…Scusate il ritardo di questo comunicato, ma volevamo completare l’informazione allegando come sempre il verbale della riunione tenuta in DRL il 13 maggio u.s., ma… visto che dopo quasi un mese di attesa, ed un sollecito per la DRL pare sia un’operazione di un a complessità estrema… diamo lo stesso un breve rendiconto dell’incontro:
in data 13/5/10 siamo stati convocati in DRL per apprendere i termini del progetto “numero unico di emergenza” che raggrupperà sotto il 112 i numeri di varie sale operative (CC, PS, VVF, 118) a cui il cittadino potrà rivolgersi in caso di necessità.
In questa fase sperimentale di ca un anno, l’esperimento si articolerà sulle province di Varese, Ravenna e Palermo.
Per quanto riguarda la Lombardia, il numero unico sarà gestito da un call center composto da personale scelto ed istruito dalla regione Lombardia e dislocato presso la SO del 118 di Varese.
Il compito di tali addetti sarà quello di interpretare le esigenze ed acquisire i primi dati dell’utente e smistarli alla SO di competenza; in seguito gli operatori professionali di settore, ricevute le prime ed essenziali informazioni, gestiranno come di consueto le successive procedure di intervento.
Fatte salve le indicazioni della comunità europea, che da tempo ha indicato la necessità di numero unico, il principale obiettivo dell’operazione è quello di migliorare il servizio al cittadino fornendo appunto un solo numero a cui rivolgersi, in casi quasi sempre di pericolo o particolare necessità, con la garanzia che “dall’altra parte” ci sia sempre qualcuno che risponda in tempi celeri.
Se sul fine teorico, non si può che concordare, abbiamo invece espresso perplessità su alcuni punti, a partire dalla scelta e formazione degli addetti al call center, i quali non provenendo da settori professionali, dovranno essere formati su vari aspetti dell’emergenza come soccorso tecnico urgente, soccorso sanitario, ordine pubblico, ecc…
C’è anche l’aspetto tecnico di un passaggio in più per evadere la richiesta di intervento, in quanto l’addetto al call center deve prima capire di che tratta e quindi passarla alla so competente.
L’amministrazione ha cercato di rassicurare sugli standard di qualità e tempistica, in quanto dovranno rientrare nei parametri del Ministero della Salute ed ogni amministrazione elaborerà un apposito manuale di formazione sulle procedure.
Al termine sono state chieste informazioni su alcuni altri argomenti:
Colonna Mobile Regionale: a distanza di anno dal terremoto dell’Aquila, non è arrivato nessun finanziamento per il rinnovo di mezzi ed attrezzature della CMR e anche per quanto riguarda l’elaborazione del contratto d’acquisto di nuove tende da campo, anche in questo caso non c’è nessuna autorizzazione o invio di finanziamenti.
Organizzazione DRL: dopo aver ricevuto tempo addietro l’organizzazione della DRL, abbiamo chiesto copia dell’OdG con l’elenco dei funzionari responsabili di settore (richiesta nel frattempo inviata anche per iscritto, di cui non abbiamo ancora risposta).
Corso istruttori patenti terrestri: abbiamo chiesto il prospetto dei costi dell’ultimo corso di formazione, il DR ha risposto che ha sollecitato più volte il comando di Milano, ma ad oggi non sono ancora pervenuti i dati necessari a formalizzare tale informazione.
Sedi di servizio: Crema – ufficialmente non si hanno notizie differenti da quanto già espresso in merito alla dislocazione e costruzione della nuova area.. Monza – nessuna novità in seguito all’ultimo incontro col prefetto Saccone; ne per quanto riguarda un eventuale nuova classificazione (anche il DR propende per un S3), ne per i lavori di ristrutturazione e la conseguente temporanea assegnazione logistica del personale durante i lavori. Pieve Emanuele – la DRL non ha nessuna notizia sulla richiesta del comando di Milano per trasformare la sede di PE da volontaria a professionista. Melegnano – anche in questo caso nessuna novità salvo una riunione che si terrà il 26 pv, in cui l’amministrazione comunale dovrà esprimersi in merito. (la riunione si è effettivamente tenuta in provincia e vi daremo rendiconto separato).
Unità cinofile: dopo aver discusso di problemi e motivazioni che hanno portato alla recente debacle di buona parte delle UC della nostra regione, che hanno dimostrato nella qualità e nei numeri degli interventi la propria collocazione nel CNVVF, il DR ha espresso la volontà di intervenire presso l’amministrazione centrale a sostegno del settore. Per quanto ci riguarda, abbiamo stigmatizzato che per avere un futuro, le UC non potranno prescindere da procedure di selezione e verifica, regolamenti e normative chiare ed ampiamente condivise.