INCONTRO IN DIREZIONE REGIONALE
Ieri si è svolta in direzione l’incontro tra OO.SS. e il Dirigente regionale ing. Nanni, all’ordine del giorno il sisma emiliano. Ci è stato riferito che da domenica passeremo nella terza fase dell’emergenza, non si è perso tempo, il risparmio è una emergenza maggiore evidentemente. Confermato invece il raddoppio dei turni nei comandi terremotati, però si inviterà gli stessi a diminuire i richiami. Insomma c’è la volontà di ridurre il dispositivo quanto prima, anche se non si dice chiaramente. Il Direttore ci ha confermato le difficoltà di reperire mezzi per le verifiche soprattutto autoscale, saranno i comuni a dover provvedere, dovranno reperire piattaforme da mettere a disposizione dei Vigili del Fuoco. Una bella situazione, i comuni che ci aiutano, sempre che il patto di stabilità gli lo consenta! Si è chiesto anche di rimandare la mobilità nazionale per non creare problemi di avvicendamento nelle zone del sisma, ma ad oggi non ci sono risposte dal ministero. Ci ha anche comunicato che è intenzione del Direttore bloccare “la mobilità interna estiva” verso la riviera per rinforzare i comandi della Romagna nel periodo estivo. Inoltre si è comunicato che i servizi quali la pulizia e la cucina dei campi base sono stati affidati a ditte esterne, fatto questo che ha trovato il nostro plauso.
La USB ha denunciato il ripetersi di alcune problematiche che oramai sono croniche, come appunto quella degli automezzi, autoscale in particolare, ma anche APS, si è anche proposto, come in passato, di mettere in conto l’acquisto di piattaforme per i VVF. Abbiamo ricordato come dopo il terremoto dell’Abruzzo ci fossero state promesse per l’acquisto di mezzi di colonna mobile, la storia purtroppo la conosciamo tutti. Dunque speriamo questa volta di riuscire ad ottenere risposte concrete dalla politica e di riuscire ad ottenere fondi ad hoc per i mezzi, anche gli UCL in gran parte sono risultati scatole vuote, mancavano le schede, i computer erano senza programmi, insomma un disastro. I Vigili del Fuoco come al solito hanno dato il massimo, ma l’organizzazione nonostante la modifica della circolare 28 del 91 mostra ancora dei limiti.
Abbiamo voluto mettere l’accento sui problemi relativi alle sale operative, la gestione in emergenza ha di nuovo mostrato gli enormi limiti, sia del programma 115 che dei programmi cartografici, non parliamo poi delle linee che sono andate in tilt. A quando il famigerato 112?
Abbiamo anche contestato l’applicazione del raddoppio dei turni, che vede nel comando di Bologna impiegare gli uomini in una turnazione che sottopone a forte stress i lavoratori. La USB ha anche colto l’occasione per denunciare la situazione del porto di Ravenna, area ad alto rischio per la presenza del petrolchimico e per il traffico intenso commerciale navale. Al distaccamento portuale si è spesso in sottonumero e dunque non si può garantire una risposta efficace in caso di incidente rilevante. Si chiede al direttore di intervenire sulla questione.