Incontro con il Sottosegretario

Nazionale -

Lavoratori, dopo aver espletato il rituale benvenuto e augurio di buon lavoro partendo dalla  situazione cui versa il CN  abbiamo sottolineato  alcuni aspetti  in estrema sintesi riportati di seguito:

 

  • abbiamo auspicato un nuovo inizio, diverso nell’impostazione rispetto la passata legislatura, o meglio una svolta per quanto riguarda il corpo nazionale dei vigili del fuoco, fatta di scelte coraggiose  per una vera politica  di soccorso e Protezione Civile nel paese;

  • il riordino del corpo nazionale  necessità l'apertura di un ampio confronto, allo scopo di definire una volta per tutte il ruolo,  le  funzioni del corpo nel paese e più ampiamente il  sistema di Protezione Civile;

  • relativamente alle  vicende che hanno visto i vigili del fuoco trasformati in  una  organizzazione gerarchica si è rappresentato che la loro funzione, oggi,  non risponde più al soccorso tecnico urgente, ma bensì ad una congerie di attività, da cui il Corpo nazionale ne esce come mera manovalanza di tutti: enti locali, difesa civile, ordine pubblico e protezione civile – non facciamo più attività di prevenzione sul territorio ne  previsione dei rischi;

  • è stato  sottolineato che dal momento della pubblicizzazione del nostro rapporto di lavoro stimo vivendo una fase discendente, che  tutte le OO.SS. presenti al tavolo negoziale hanno riscontrato elementi di criticità e  contrarietà, nonché la necessità di una integrazione di  discussione e approfondimento sulle singole questioni, tuttavia il risultato non è cambiato;
  • descritto la devastazione che il d.lgs 217/05 ha operato ad ogni livello i quali effetti  generati  sono palpabili concretamente dal clima di scontento e frustrazione vissuto negli ambienti di lavoro, poiché tale decreto ha prodotto la  mera dequalificazione di tutti i ruoli esistenti, dal dirigente al vigile permanente;
  • che lo smantellamento delle  funzioni del Corpo nazionale, ha investito  alcune competenze (in materia di protezione civile), spettanti al Ministero dell’Interno, oggi avocate alla Presidenza del Consiglio  dei Ministri;
  • che  l’emanazione del D.L.vo 139/06,  sposta gli obiettivi  e assegna una funzione di manovalanza  anche per  competenze di ordine pubblico;- la questione del precariato nel CN - dietro cui pulsa il sogno di tanti giovani, che giornalmente prestano servizio nelle nostre caserme, in attesa di diventare permanenti –  chiudere con la precarietà nel CN  come peraltro previsto nella precedente FINANZIARIA, un fenomeno questo che riguarda circa 15.000 giovani;
  • che dal progetto di riqualifica dei vari comandi  - Oggi l’unica riqualificazione a cui abbiamo assistito  dal precedente governo sono stati i quadri volontari,  aumentati a dismisura e molto distanti dal reale soccorso  - un ruolo importantissimo che non mettiamo in discussione, tuttavia per noi la parola d’ordine  è stabilizzazione degli stessi e la fine dell’alimentazione del precariato VVF;
  • abbiamo rappresentato le  grosse responsabilità a carico di certe figure interne al corpo  come i CS che sono i responsabili delle squadre soccorso e che in virtù di ciò operano sgomberi di edifici; villaggi; chiudono strade, autostrade,  ferrovie ecc,   un elevato  livello di responsabilità a fronte di scarsa retribuzione in sostanza il fanalino di coda di questo ministero. Si è aggiunto che è necessario  valorizzare   alcune attività di eccellenza  quali SAF, NBCR  cioè dei nuclei specialisti in generale;
  • fino ad oggi  abbiamo verificato una reale inconsistenza delle promesse, una forte distanza  della classe politica dai problemi dei VV.F,  inoltre poca lungimiranza nel riconoscere e valorizzare il ruolo del soccorso tecnico urgente,   nonostante la funesta estate del 2007 (incendi boschivi) dove è emersa  inefficienza dell’attuale sistema di P.C;
  • che   non abbiamo necessità di scopiazzare altri corpi, che noi facciamo altro, ….e per questo  chiediamo un riconoscimento commisurato al rischio quotidiano ed una sacrosanta  progressione in carriera  fatta di riconoscimenti sostanziali, la storia dei VV.F è ben definita  non c’è la necessità di riscriverla;
  • auspichiamo che il  punto di osservazione del sottosegretario sia quello di cittadino attento che valuta il ruolo fondamentale dei VVF, rivolto al soccorso alla popolazione piuttosto  che di un politico che si misura con le compatibilità economiche;
  • abbiamo parlato di orario di lavoro  e  che data la carenza d’organico oggi si lavora  più fuori  dall’orario ordinario e straordinario e di turnazione che in quello previsto dal CCNL – ed in questo contesto si inquadra  anche la tanto proclamata sicurezza nei posti di lavoro - spesso manca il risposo necessario e obbligatorio per il recupero psicofisico dell’operatore del soccorso;
  • emerge la necessità di un’ operazione culturale  senza precedenti  nel CN – e che l’RdB nei confronti di questi problemi si pone  come OO.SS.  di conflitto allo  scopo  di mantenere livelli alti di democrazia – andremo a verifica dell’operato della politica;
  • abbiamo parlato di PC -  del dualismo con il ministero dell’interno e che auspichiamo un impegno  a ridiscuterne il ruolo   – la PC e il ruolo svolto nelle  regioni che in questo settore  spendono MLN,   poco efficienti e spendaccione – ll Corpo  già strutturato a livello centrale e omogeneamente distribuito in  tutto il territorio è in possesso della (riconosciuta) professionalità  di gestire il soccorso e le attività di prevenzione e previsione e gestione dei grandi eventi calamitosi;
  • abbiamo espresso la necessità di aprire un tavolo con tutte le organizzazioni  presenti allo scopo di orientare con indirizzi politici  questo dipartimento  sulla base delle nostre osservazioni e perché si faccia portavoce  nel governo delle  necessarie modifiche da apportare al corpo – aggiungendo che tutto ciò va affrontato  prima che le solite lobby, interne al Dipartimento, continuino nel  progetto di completamento dell’opera di smantellamento del sistema, secolare, di soccorso e protezione civile nel paese. Risultato che fino ad ora  ha ottenuto emarginando i rappresentanti dei lavoratori;
  • abbiamo in conclusione rappresentato la necessità di intavolare una discussione che spinga verso una organizzazione di Protezione civile. Tutto ciò deve   avvenire  nel rispetto dei principi democratici e costituzionali, che sanciscono e  promuovono la libertà dell’attività sindacale  e libertà di contrattare il futuro dei lavoratori, cosa  che in questi ultimi tempi  non ci è stata  riconosciuta.

Le conclusioni per noi non sono di buon auspicio in quanto  emerge chiaramente il richiamo alla concertazione,  non è che noi siamo contro i progetti perseguiti unitariamente, tuttavia deve essere condiviso da tutti il progetto che si vuole attuare. Se il progetto è quello di far  rientrare i Corpo nazionale dentro il sistema generale della sicurezza noi diciamo no grazie.

Ribadiamo che il CNVVF fa soccorso e che va rivalutato il ruolo del Vigilie del fuoco rispetto la funzione sociale che  da sempre svolge. Se ci saranno spazi di modifica della riforma  daremo il nostro fattivo contributo, tuttavia queste modifiche devono essere tese a migliorare la condizione dei lavoratori rispetto la 217/05, e allontanarci dall’idea di sicurezza cosi come intesa oggi dalla nostra politica, noi non facciamo ordine pubblico e non abbiamo necessità (neppure uomini) di  attività aggiuntive di ordine pubblico.

 Noi VVF ci occupiamo  di soccorso alla popolazione.  

Non sappiamo più in che lingua dirlo!. 

VENERDI 20 GIUGNO  GIORNATA  DI MOBILITAZIONE DEL SINDACATO DI  BASE contro lo smantellamento della PA -  Per difendere la dignità del lavoratore pubblico - Rilanciare la funzione sociale della pubblica amministrazione – Per la fine del precariato -  per un salario più dignitoso.