Incontro con il Ministro Maroni rinviato per l'approvazione del "pacchetto sicurezza"

Ai vigili del fuoco un bel “paccotto”!

 

Roma -

Lavoratori, si doveva tenere oggi l'incontro con il Ministro dell'Interno Maroni, anche per capire quale futuro si prospetta per il corpo nazionale e quali indirizzi politici vanno messi in campo per un sistema di Protezione Civile e di soccorso tecnico urgente alla popolazione. La riunione all'ultimo minuto è stata rinviata perché il “pacchetto sicurezza” ieri è stato approvato alla camera ed ora deve essere convertito in legge, quindi il ministro, non può incontrare i rappresentati del corpo nazionale VV.F.

A parte l'impertinenza di rinviare a piacimento la riunione, dopo una settimana di preparazioni rinvii di altri impegni e mobilitazioni dei delegati, quello che registriamo è la mancata sensibilità alle problematiche del corpo nazionale. In questi anni si sono spesi, sindacati ed amministrazione, per inserirci in un contesto gerarchicamente sorretto, ora che bisogna recuperare finanziamenti, come è previsto in quel “pacchetto” per altri corpi dello Stato i vigili del fuoco non vengono nemmeno interpellati.

Infatti, sembrerebbe, che dopo le proteste degli altri corpi dello Stato per l'abbandono da parte di questo governo alle loro necessità, siano stati stanziati ulteriori 300 MLN di euro ( prelevati dai finanziamenti ai comuni ) per salvaguardare il loro potere di acquisto da questa inflazione galoppante.

Per i Vigili del fuoco invece le prospettive sono le solite; aumenti come proposti dal ministro Tremonti a dagli accordi dei sindacati di Stato entro quel 1,7%, e misure d'intervento per il dipartimento fatti di tagli, riduzione delle funzioni e delle strutture ( distaccamenti ) – peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro con aumento dell'orario di lavoro sottopagato!

 I “GRANDI DIRIGENTI” SI GODONO I LORO STIPENDI, TANTO A TIRAR LA CINGHIA CI PENSANO I LAVORATORI...VACCHE DA MUNGERE!!!

 Secondo un recente rapporto della Bri (Banca dei regolamenti internazionali) la quota di profitto dei padroni italiani, rispetto al Prodotto Interno Lordo nel 1983 era del 23,1, nel 1988 era del 27,5, nel 1994 era del 28,9, nel 1998 balzava al 32 per attestarsi nel 2005 al 31,1.

Oggi, secondo i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico gli stipendi in Italia sono fermi a 20.600 € ed il livello dei salari è più basso del 20% rispetto agli altri paesi dell’Oecd e questo a fronte di un monte ore lavorative non affatto proporzionato alle paghe ricevute!!

 

Ma non per questo arretriamo dalle nostre battaglie, oggi tutti in piazza Montecitorio a “spiegare” a questo governo come deve essere valorizzata la pubblica amministrazione ed il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco. Il “paccotto” lo andiamo a restituire al ministro maroni!