INCONTRO CON IL CAPO DIPARTIMENTO.
ESITI DI UNA DISPONIBILITÀ DA VERIFICARE
Lavoratori,
qualche giorno fa USB è stata ricevuta dal Capo Dipartimento a seguito della richiesta d’incontro sulla correttezza delle relazioni sindacali. Richiesta scaturita da una criticità territoriale in aperta contrapposizione a quanto dimostrato in questa occasione dai vertici centrali.
La vicenda dell’istallazione di telecamere puntate sui lavoratori presso le SCA, è lì a dimostrare, stante l’ondivaga ambiguità sindacale dei nostalgico-concertativi, l’aggiramento delle regole democratiche e dei ruoli in un convinto contesto di arbitrio unilaterale, probabilmente più consono a dinamiche di altri tempi. Si rafforza una procedura viziata da qualche “trucchetto” per escludere le ragioni dello Statuto dei Lavoratori.
La moltitudine di mancate risposte alle più volte reiterate questioni a 360° da noi poste, da parte dei dirigenti dei comandi, assume connotati riconducibili più ad una strategia che a distrazioni, che in ogni caso non sono ammissibili quale giustificazione.
Tavoli separati e conseguente attacco al delegato che invoca corrette relazioni non sono accettabili, né tanto meno attese di settimane e settimane per ottenere incontri relativi a materie di contrattazione come in Direzione Lazio, specialmente in situazioni emergenziali in cui sono immersi i lavoratori, come l’eterno cantiere bulgaro che la connota. Anziché serrare le relazioni, si evitano persino su quelle materie, come i carichi di lavoro, dove si continua a disporre senza avviare la contrattazione, e chi se ne frega di quello che hanno da controbattere i lavoratori in proposito.
Che dire delle inverificabili notizie sulle audizioni relative alla banda musicale? Allo stato attuale è dato solo sapere che si confrontano due scuole di pensiero amministrativo, una che vuole la banda itinerante, l’altra, stabile.
Ancora una volta, come detto, registriamo una convergenza “centrale” sull’importanza della correttezza nelle relazioni sindacali, e una discordanza con quanto accade nel territorio. Indubbiamente l’amministrazione deve raffinare quel processo dialettico centro/periferia che impedisca all’arrembante dirigente di essere il capo di uno Stato a sé.
Anche stavolta auspichiamo una definitiva uscita da questa non corrispondenza.
La verifica alla prova dei fatti.