INCONTRO CON I DELEGATI RdB-CUB, 6 e 7 GIUGNO 2007 - settore vigili del fuoco
In relazione all’attuale fase politica la RdB-CUB convoca i responsabili regionali dell’organizzazione
Relazione conclusiva del consiglio nazionale - ISA 6/7 giugno -
I due giorni in cui si è discusso del cambiamento a cui stiamo assistendo circa il mondo del lavoro, scaturiscono dalla necessità di rafforzare la comprensione dal punto di vista politico sindacale. Da qui la necessità di coinvolgere tutti i delegati regionali per un momento di approfondimento e di dibattito allo scopo di adeguare l’operatività dell’organizzazione e affrontare la questione compiutamente.
Abbiamo trattato i temi dell’attuale fase politica che stiamo attraversando da cui le prime considerazioni generali, e negative, tratte da un anno di governo di centro sinistra che sono in sostanza risultate peggiori delle previsioni.. Questo governo tra decreti e, liberalizzazioni e finanziarie ha eroso diritti e potere di acquisto ai lavoratori, oltre ad aver alimentato ancora più precarietà nel mercato del lavoro.
La discussione è stata avviata prendendo a riferimento il documento di apertura, sono stati analizzati i contenuti, gli spunti e/o proposte di discussione che saranno poi da condividere con i lavoratori. Abbiamo indirizzato il dibattito mettendo a fuoco quelle tematiche che di fatto comprometteranno ancora di più la vita lavorativa e privata: il memorandum – la revisione del sistema previdenziale - i prossimi disegni di liberalizzazione della Lanzillotta - la stabilizzazione dei precari – il DPEF – le ingerenze di confindustria sulla politica e sui lavoratori – le indicazioni che pervengono dai vari organismi nazionali ed internazioni - la futura finanziaria – TFR/TFS – RSU ….. su cui non ci torniamo visto il già il corposo documento presentato.
I delegati intervenuti, anche in considerazione della preoccupante situazione del corpo nazionale, hanno espresso valutazioni negative in riferimento a questo particolare momento, rappresentando la necessità di una ripresa delle attività sindacali più vicine al DNA RdB per influenzare alcune scelte.
Per quanto concerne invece le questioni che riguardano in senso stretto il corpo nazionale dei vigili del fuoco, i delegati intervenuti hanno condiviso l’impianto della relazione, in base a cui la discussione si incentrata principalmente sul tema del precariato giudicando l’organico la madre di tutti i problemi.
Sulla questione precariato l’assemblea ha deciso di continuare ad imprimere una forte pressione sul governo, attraverso manifestazioni e quant’altro, per costringere l’apertura di un tavolo che sia funzionale alla stabilizzazione dei precari prevista dalla finanziaria, e per introdurre una discussione circa l’utilizzo dei fondi dormienti. Ci preme sottolineare che per l’RdB la stabilizzazione viene dopo alla normalizzazione dell’organico. Cioè se è vero che attualmente fonti ministeriali registrano carenze di 5.000 unità, anche la direttiva del governo parla di 15.000, allora noi intendiamo normalizzazione adeguamento totale delle carenze d’organico di cui sopra, solo dopo si dovrà parlare di recupero del turn over. Alcuni punti fermi sono emersi nella discussione, un primo punto riguarda le graduatorie regionali, un secondo è il limite di età, in riferimento al fatto che a tale situazione emergenziale si risponde con provvedimenti speciali che derogano dalla norma, ed altro ancora. A prescindere da tali elementi di convergenza emersi, per quanto ci riguarda la questione stabilizzazione dei precari deve prendere il via al più presto, partendo dalla considerazione che il corpo è nazionale e da che tale impostazione e/o organizzazione non si può prescindere. In merito al limite di età la nostra organizzazione ha già pubblicato un documento e in ogni caso crediamo che non è compito del sindacato quello di porre limiti o vincoli. E’ nostro parere che chi ha lavorato e continua a prestare soccorso nel corpo nazionale come precario ha tutti i diritti di aspirare ad essere stabilizzato.
Per quanto riguarda i criteri di ingresso, riteniamo che si debba istituire una graduatoria in base ai titoli, il cui “peso ponderale” dovrà essere definito dopo una attenta discussione fra noi. E’ del tutto evidente che come RdB ci battiamo per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari (non dei posti di lavoro!), ma altrettanto evidente che per quanto riguarda i vigili del fuoco, l’assunzione potrà prescindere dal concorso, ma non certo da una prova attitudinale che certamente non riuscirà a spaventare chi già presta servizio e trovandosi in posizione utile in graduatoria è chiamato a cimentarsi, per esempio nel montaggio della scala italiana! E’ emerso nei vari interventi che il volontariato rappresenta una risorsa indispensabile, tuttavia è nostra opinione che questa componente debba svolgere la mera attività di volontariato e giammai sostituire la componente permanente e quindi avvallare le determinazioni e/o politiche del sottosegretario. Per quanto riguarda le RSU, se e quando si faranno, confermiamo il nostro impegno di far votare chi lavora fianco a fianco, durante tutto l’anno, alla componete permanente. Concludiamo affermando che è nostra opinione considerare allo stesso modo sia i precari che i permanenti, in virtù di questo devono essere attribuiti ad entrambe le categorie lavorative gli stessi diritti sindacali.
Consiglio nazionale - verrà mantenuto come laboratorio di discussione e di decisione, inoltre il coordinamento nazionale si sposterà di volta in volta nelle regioni per la discussione più suburbana.
Gruppi di lavoro – verranno individuati all’interno del consiglio nazionale gruppi composti da lavoratori con specifiche conoscenze per analizzare e produrre materiale allo scopo di facilitare o sgravare l’attività nazionale relativamente a specifiche tematiche. Per quanto concerne le materie e componenti dei gruppi sarà comunicato per le vie brevi, anche perché è necessario formare i gruppi in funzione della disponibilità dei delegati.
252 – 217: il percorso da intraprendere è quello di sempre riportare i vigili del fuoco in condizioni di fruire di un contratto di lavoro diverso da quello pubblicistico, che ci ha eroso una molteplicità di diritti compreso quello di svolgere le attività sindacali allo stesso livello della realtà (è stato rigettato l’impianto di modifica dell’ordinamento a costo zero, e organizzato mobilitazioni ed interventi a 360 gradi con tutte le componenti politiche, per avere modifiche che vadano incontro alle aspettative dei lavoratori valorizzandoli). Inoltre il lavoro sindacale si deve concentrare nei confronti dei lavoratori, per informarli su tali aspetti e contraddizioni e creare una coscienza collettiva in merito agli effetti delle nuove norme, in quanto unici titolari, attraverso la delega che ci conferiscono, delle nostre attività.
Ministro Amato – commenti negativi a parte rispetto alle sue recenti esternazioni (le nostre note e le manifestazioni in piazza), il consiglio nazionale ha deciso di incalzare senza interruzione il ministro anche in virtù della preparazione del DPEF.
CCNL – ritiro della firma da parte nostra - causa la rinegoziazione da parte degli altri sindacati, circa le decisioni prese nell’incontro del 6 di aprile, con gli stessi incrementi retributivi. E’ stato discusso del modo in cui sono stati ribaltati i termini dell’accordo sul rinnovo del contratto, infatti nelle prossime trattative la parte economica avrà durata triennale e non biennale come previsto nel preaccordo su menzionato – in tempi passati quando vigeva la triennalità per la parte economica vi erano istituti di salvaguardia dall’inflazione (scala mobile). Oggi tali strumenti di difesa non esistono per cui è ipotizzabile la perdita del 33% della parte salariale. Pertanto sin dalle prossime convocazioni da parte del governo si deciderà quali interventi mettere in campo.
Organizzazione Periferica - tutte le attività di periferia devono essere incentraTe alle parole d’ordine del sindacalismo di base in generale, coordinandosi là dove possibile con le federazioni territoriali, tutto caratterizzato dalla nostra identità per cui far emergere le contraddizioni della fase che sta attraversando il corpo nazionale – nelle attività territoriali è necessario tenere sempre presente il progetto generale di rigetto dell’attuale forma contrattuale e delle sue emanazioni. Questi devono essere punti fermi anche quando si intraprendono iniziative con le altre organizzazioni sindacali.
Programma – dopo ampia discussione si è deciso il programma di lotta dell’organizzazione e saranno comunque da individuare i lavoratori che parteciperanno alla produzione del programma ( che verrà comunicato per le vie brevi ). E’ chiaro che oggi la situazione fornisce numerose indicazioni e o percorsi di lotta, sarà tuttavia compito del C.N. aggiornare il programma alle nuove esigenze.
Rimangono comunque centrali per tutta l’organizzazione la lotta al precariato, il salario sia per quanto riguarda il lavoro dipendente sia nell’accezione di salario dei precari, legandoli alla battaglia contro la precarietà e per la piena occupazione.
La battaglia per il salario deve trovare forme di espressione funzionali alla necessità, fin da subito, di una diversa distribuzione della ricchezza prodotta – stessa cosa vale per aprire discussioni a breve con i lavoratori e con i cittadini in merito alle nefaste ricadute che avranno le prossime determinazioni del governo e dei sindacati concertativi – memorandum.. superamento dei ccnl, riduzione di organici, di servizi e di risorse - valutazioni della qualità dei servizi e dei lavoratori - mobilità. – Sistema previdenziale fine del retributivo.. cambiamento dei coefficienti di uscita, ed innalzamento dell’età pensionabile - stessi ragionamenti valgono per le questione prettamente di settore – finanziamenti al corpo nazionale oltre la tanto conclamata tassa aeroportuale – certificato di prevenzione – risorse per le manutenzioni e le attività ordinarie conquistare terreno sui diritti sindacali.
Per quanto non riportato nel presente documento il consiglio nazionale potrà avvalersi di ulteriori informazioni e documenti riservati, fermo restando che tutti devono essere consapevoli che fin d’ora i punti sopra richiamati di programma sono stati largamente discussi, condivisi e ritenuti necessari per incidere su questi fronti.