INCONGRUENZE BANDO CONCORSUALE PER IL PASSAGGIO A CAPO SQUADRA 1 GENNAIO 2025 – APPLICAZIONE DELL’ART. 66 E CRITERI DI VALUTAZIONE DEI TITOLI

Nazionale -

 

Al Sottosegretario all’Interno con delega ai Vigili del Fuoco

On. Emanuele PRISCO

 

Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco

Prefetto Attilio VISCONTI

 

Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Eros MANNINO

 

Al Direttore Centrale per le Risorse Umane

Prefetto Maddalena DE LUCA

 

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali

Vice-Prefetto Floriana LABBATE

 

 

OGGETTO: INCONGRUENZE BANDO CONCORSUALE PER IL PASSAGGIO A CAPO SQUADRA 1 GENNAIO 2025 – APPLICAZIONE DELL’ART. 66 E CRITERI DI VALUTAZIONE DEI TITOLI

 

USB Vigili del Fuoco ritiene necessario evidenziare come le criticità emerse nel bando di concorso per Capo Squadra non risiedano tanto nel bando in sé, quanto nel regolamento concorsuale che ne disciplina le modalità di valutazione.
È infatti in questa sede che si generano le maggiori disparità di trattamento, con punteggi e titoli che, ad ogni tornata concorsuale, vengono interpretati e attribuiti in maniera differente. Un approccio che mina la trasparenza e la coerenza del sistema di progressione di carriera, creando confusione e frustrazione tra i Lavoratori.
Come Organizzazione Sindacale ribadiamo che l’art. 66 del DPR 64/2012 definisce chiaramente le funzioni del Capo Partenza come figura di coordinamento operativo, responsabile della gestione del personale e della sicurezza degli interventi.
Alla luce di ciò, non è accettabile che la valutazione dei titoli non tenga conto in modo uniforme delle esperienze effettive di comando, creando disparità di trattamento tra i Lavoratori.
Al contrario, devono essere ben distinti i ruoli dei mezzi di supporto, che svolgono funzioni di ausilio tecnico-logistico ma non di comando operativo in senso stretto.

Riteniamo intollerabile che, ad ogni nuova selezione, cambino i criteri di valutazione, con l’effetto di penalizzare Lavoratori che hanno svolto funzioni di comando a pieno titolo ma vedono oggi disconosciuto il proprio servizio in virtù di interpretazioni mutevoli e non uniformi.

Una situazione che non solo contrasta con i principi di equità e trasparenza, ma rischia di minare la fiducia del personale nei confronti dell’Amministrazione.
Alla luce di quanto sopra, USB chiede con urgenza:
- di avviare un confronto sul regolamento concorsuale al fine di uniformare i criteri di valutazione e garantire parità di trattamento a tutti i partecipanti;
- di chiarire quando verrà effettuata la scelta della sede, specificando se avverrà prima dell’avvio del corso di formazione o al termine dello stesso, poiché tale informazione risulta essenziale per una corretta pianificazione personale e professionale dei Lavoratori.

 

Si attende celere riscontro alla presente

 

per il Coordinamento Nazionale USB VV.F.

Paolo CERGNAR