INCENDI BOSCHIVI ?

MA DI CHI SONO DI COMPETENZA ??

 

 

 

 

 

 

Torino -

La legge 353 del 2000, a grandi linee, demanda la competenza per lo spegnimento degli incendi boschivi all’ente Regione, il coordinamento dello spegnimento e le indagini di pg restano di competenza del Corpo Forestale dello Stato. Ora diventa difficile pensare che la regione abbia gli uomini e i mezzi per spegnere gli incendi di bosco, cosa fa manda i cantonieri o i guardiaparco? Ovviamente no, pertanto il legislatore ha previsto che le Regioni possano far convenzioni con enti o associazioni (volontari aib) per l’opera di spegnimento. In questi giorni mezza Italia sta bruciando (come tutti gli anni) devastata da incendi boschivi; la protezione civile corre ai ripari per cercar di sanare il deficit normativo della legge e recupera uomini, mezzi ed attrezzature e le mette a disposizione delle regioni; infatti vediamo Bertolaso, non il presidente di questa o quell’altra regione, sul fronte degli incendi. I Vigili del Fuoco da qualche “secolo” non hanno più di loro competenza l’opera di spegnimento dell’incendio boschivo, sono tenuti alla salvaguardia delle civili abitazioni; la riforma introdotta dalla 252\04 del CNVVF ed attuata dal dlgs. 217/05 ha ulteriormente inciso nell’allontanare i pompieri dal fuoco; una volta il compito istituzionale del pompiere era quello di tutelare l'incolumità delle persone e la salvezza delle cose, mediante la prevenzione e l'estinzione degli incendi e l'apporto di soccorsi tecnici in genere; oggi con la riforma e l’ingresso nel comparto sicurezza e con il contratto pubblicistico siamo considerati servitori dello stato pertanto il compito dei Vigili del Fuoco è quello di difesa civile. L’opinione pubblica non è a conoscenza di queste sfaccettature normative e quando vede un incendio individua nei Vigili del Fuoco i suoi naturali antagonisti. L’ex-ex Capo Dipartimento diede mandato al suo staff di analizzare in Europa gli altri Vigili del Fuoco come partecipano alle manifestazioni e parate militari dello stato, vedi per l’Italia il 2 giugno, se vi partecipano in divisa, quale divisa, come ecc ecc. l’RdB è dell’avviso che l’ex-ex Capo Dipartimento avrebbe fatto meglio a dar mandato di studio e di equiparazione dei Vigili del Fuoco Italiani non tanto alla polizia come ha voluto la cisl, ma ai Vigili del Fuoco dell’Europa sia come numero di unità per abitante che come stipendio. Facendo ciò i nostri riformatori si sarebbero accorti che non è poi un luogo comune quello del cittadino di vedere un incendio ed associarlo ai Vigili del Fuoco. Nel resto d’Europa chi spegne gli incendi? Oggi, in Italia con la riforma del CNVVF abbiamo le nostre sedi di servizio piene di “pid”, termocamere, tute scafandrate, pronti a monitorare gli effetti di una terza guerra mondiale; tutti i nostri funzionari opportunamente formati con corsi NBCR3, NR ecc tanto tutto fa punteggio, titolo. Basterebbe che l’Italia fosse, come da costituzione una nazione non belligerante, ed invece abbiamo soldati italiani armati fino ai denti in mezzo mondo attirando cosi l’interesse del restante mezzo mondo di malintenzionati. Nelle nostre sedi di servizio non ci sono più uomini per fronteggiare gli incendi, attrezzature idonee, mezzi leggeri e versatili; essendo non più di nostra competenza l’incendio boschivo. Ma il legislatore ha pensato anche a questo, indicando anche gli enti, con cui le regioni possono far convenzione per l’opera di spegnimento. Zelanti Direttori Regionali hanno siglato importanti convenzioni con le Regioni di competenza (federalismo…) dove in straordinario (pertanto chi ci vuole andare e quanto ci vuole stare) i Vigili del Fuoco prestano la loro opera per lo spegnimento del bosco, cioè il giorno prima in ordinario non è di nostra competenza la macchia mediterranea ed ettari di bosco vanno in fumo perché istituzionalmente noi ci poniamo solo a salvaguardia delle civili abitazioni; il giorno dopo perché è stata attivata la convenzione con la Regione i pompieri entrano nella macchia e procedono all’opera di spegnimento. Difficile da credere che uno stato sia arrivato a tanto. Il fallimento di queste convenzioni è anche il sistema di pagamento, in quanto il CNVVF come tutti gli enti non può incamerare direttamente i soldi, ma questi passare attraverso il Ministero delle economie e finanze e il Ministro di turno, per sanare i debiti o farsi il tesoretto, blocca il riaccredito con il risultato che chi lavora non percepisce il dovuto. Dato che l’RdB è da sempre contraria allo straordinario, ma da sempre riteniamo che quello che istituzionalmente di competenza dei Vigili del Fuoco debba essere fatto in ordinario, durante l’orario di servizio, con un serio e reale incremento degli organici ed adeguamento economico, anche queste convenzione non ci vedono positivamente soddisfatti e visto che mezza Italia va in fumo, un pò di ragione è dalla nostra parte. Se i Vigili del Fuoco fossero colonna portante della protezione civile, la sua spina dorsale, alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri fuori dal Ministero dell’Interno e dalla lobby dei prefetti gli incendi di bosco sarebbero di nostra competenza ed avremmo uomini e mezzi per fronteggiare queste emergenze che distruggono migliaia di ettari di patrimonio boschivo italiano; i nostri piloti invece di pilotare gli aerei di rappresentanza e scorazzare ministri e sottosegretari potrebbero pilotare la flotta aerea antincendio e non come oggi che gli elicotteri VVF restano a terra per mancanza di fondi e pertanto di carburante.

 

 

 

Alleghiamo:

 

 

 

Legge 353\2000

 

Convenzione Regione Piemonte VVF

 

Lettera RdB al Direttore Regionale del Piemonte