In questo mondo di squali... ...
Comunicato del coordinamento provinciale RdB-Cub Venezia
L’indomani della manifestazione al Teatro “ La Fenice” la nostra organizzazione sindacale, sia nei comunicati e sia nell’assemblea del 16 dicembre, oltre a denunciare il modo vergognoso con cui certe OO.SS. utilizzavano il mandato degli iscritti per la difesa dell’Amministrazione (vedi: come fregare il personale che non vuole far la Vigilanza) o come strumentalizzavano il personale con l’uso di bandiere sindacali non volute, denunciava la mancanza di chiarezza delle organizzazioni sindacali sugli obiettivi delle nostre “unanimi” azioni di lotta regionali. Il documento votato all’unaminità dal personale in assemblea nell’esser “fatto proprio” dalle OO.SS. era stato mutilato in molte sue parti diventando un semplice “voemo i schei!”.
La reazione fu grande (forse non è stata capita da molti) con la organizzazione della manifestazione “passeggiata” alla Mostra Orafa di Vicenza che guarda a caso è stata fatta indire dalla RSU locale in quanto al suo interno la RdB non c’è e così le bandiere non volute a Venezia ritornano ad essere le benvolute.
Insomma l’unione regionale sindacale, tanto voluta per cavalcare la protesta, di colpo si era sciolta. E noi della RdB che non abbiamo mai tradito o strumentalizzato il personale e che ci siamo battuti per la trasparenza degli intenti siamo stati volutamente esclusi dai soliti tre Squali più uno.
Fortunatamente ora un po’ di chiarezza la si può fare analizzando i comportamenti e dichiarazioni:
· la settimana dopo la CISL e UIL inviano una lettera aperta al personale nella quale denigravano le OO.SS. contrarie al “Comparto Sicurezza” perché a parer loro i Vigili del Fuoco, senza nessun sforzo, avrebbero avuto il loro riconoscimento economico con l’aumento delle sigarette previsto dalla nuova finanziaria;
· i rappresentanti sindacali di Vicenza, capitanati dal Segretario Regionale CISL, chiedono in un incontro con il Prefetto l’aumento di uomini e mezzi e per quanto riguarda i “schei”, guarda a caso, il loro riferimento sono i Carabinieri e Poliziotti;
· da quanto si evince dalle interviste televisive la manifestazione alla Mostra Orafa di Vicenza ha come obiettivo la richiesta di una riforma del corpo e l’utilizzo di un monte ore per l’addestramento e una diversificazione dell’orario di lavoro (cavallo di battaglia del CSA);
· le stesse OO.SS., dalle interviste sui giornali locali, invitano ad aprire sedi nuove, aumentare l’organico e per quanto riguarda lo stipendio come al solito riferimento è ai soliti Poliziotti e Carabinieri (ma perché sempre a loro!)
Come si può aver fiducia di chi si permette di far finta di lottare per il rinnovo di un contratto non avendo presentato nessuna bozza per il suo rinnovo (vedi CISL e UIL), o di chi richiede 260 Euro ma nella sua rivendicazione ne richiede almeno 100 di meno o di chi invece non è titolato alla trattativa, perché non raggiunge la soglia minima degli iscritti, e crea volutamente il disorientamento nel personale chiedendo di aderire a scioperi di un fronte e poi per “parcondicion” a quelli del fronte contrario.
Noi siamo convinti nel continuare a richiedere con forza la “caramella” da 260 Euro ma siamo ancor più convinti che bisogna sapere di che gusto la vogliamo (quella alla d.l. Pisano ci da l’orticaria).