Il Truman Show
La situazione è grave, ma non è seria - Ennio Flaiano
Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni ha veramente dell’incredibile, ma prima facciamo un po’ di cronaca; ieri presso la Direzione Regionale VV.F. del Piemonte si è svolta la Commissione Paritetica Locale, cioè quella che noi “badilanti” chiamiamo procedura di conciliazione a seguito della dichiarazione di stato di agitazione indetto unitariamente dalle OO.SS. del Piemonte, relativo al gravissimo ritardo nei pagamenti degli straordinari del 2008 e per esprimere la assoluta contrarietà alla nota del Dipartimento relativa al limite delle pagate al personale che si reca in Abruzzo.
Qui inizia lo spettacolo o per meglio dire la farsa: il Direttore regionale delegato dal Dipartimento a trattare la materia, evidenzia che al momento (!) non ci sono le risorse per poter fare fronte al pagamento di quanto spetta al personale e per quanto riguarda la questione delle 75 ore non può fare altro che ribadire quanto evidenziato dalla circolare del Capo del Corpo. Ci viene anche detto che si spera di poter attingere delle risorse dai fondi della Protezione Civile (!), si avete capito bene, speriamo nei fondi di quella cosa in cui per anni questa O.S. ha chiesto di entrare a fare parete e dove invece la nostra dirigenza, opportunamente supportata da alcune OO.SS. che adesso versano lacrime amare, ha fatto di tutto per starne alla larga.
Ma scusate dove sono finiti tutti i vari rappresentanti delle istituzioni che in favore di telecamera indossavano con orgoglio il nostro elmetto, ben affiancati dai vertici del Dipartimento, ed una volta tornati negli austeri saloni delle istituzioni non hanno trovato pochi euro per poter mantenere le promesse fatte pochi giorni prima.
Volete un altro esempio dello spettacolo che quotidianamente viviamo? Pochi giorni prima delle recenti consultazioni elettorali il nostro Capo Dipartimento si reca in vista presso la provincia di Cuneo, e dopo una fugace visita al comando presenzia all’inaugurazione del nuovo mezzo assegnato al distaccamento volontario di Bra, insieme ad un sottosegretario del Ministero dell’interno; fin qua nulla da eccepire, ma così come per magia pochi giorni dopo un piccolo contingente di Vigili Volontari viene aggregato al personale in partenza per l’Abruzzo, bypassando completamente la contrattazione locale che di li a poco si sarebbe svolta presso la direzione regionale; ma non era stato proprio il Capo Dipartimento ad evidenziare, al momento del suo insediamento, la volontà di attuare corrette relazioni sindacali?
Altro giro altra corsa? Obbligatorietà dei rientri in straordinario e sull’invio in Abruzzo, abbiamo fatto sommessamente notare, nel corso dell’incontro, che “rendere obbligatorio” lo straordinario ci sembrava una forzatura, qualcuno della parte sindacale ha affermato che sarebbe scritto nel “contratto” e già su questo dissentiamo, ma appunto contratto: “nel linguaggio corrente e in quello economico il contratto è concepito come l'accordo tra due o più soggetti per lo scambio di prestazioni” e qui casca l’asino: ma se una delle due parti non rispetta l’accordo, nel nostro caso chi deve destinare il corrispettivo alla prestazione effettuata, deve “cacciare il grano” per essere diretti, è inadempiente come può pretendere che l’altra parte continui od addirittura sia obbligata a fornire la prestazione?
Per concludere permetterci una considerazione: se fossimo un’azienda privata avremmo già i libri in tribunale, cioè avremmo dichiarato fallimento per insolvenza, a quando la nomina del curatore fallimentare?