IL SOTTOSEGRETARIO ROSATO A MILANO
prosegue il tour
Lavoratori,
in occasione della visita presso il nostro comando, l’infaticabile globetrotter con delega ai VVF, On. Rosato, si è concesso al personale nell’aula magna della sede centrale. Nonostante la riunione promiscua personale/oo.ss., siamo riusciti a toccare alcuni argomenti secondo noi rilevanti.
Nuovo Ordinamento e Contratto Pubblicistico:
in seguito alle “innovazioni” legate al nuovo riordino ed al contenuto della Legge Finanziaria, abbiamo sottolineato quante incongruenze si stiano verificando per tutti i settori del CNVVF, rispetto sia all’inquadramento, che ai passaggi di qualifica o livello, ma anche rispetto alla paventata equiparazione economica, con le altre componenti del cosiddetto “comparto sicurezza” (vedi: finanziamenti alla Polizia di Stato e aumenti economici contrattuali).
Assunzioni:
rispetto alle note esigenze del CNVVF riteniamo insufficienti, se non offensive, le assunzioni previste per i prossimi anni, calcolando ovviamente l’assenza del servizio di leva ed i massicci pensionamenti. Abbiamo segnalato quanto il progetto di “stabilizzazione dei precari”, annunciato in campagna elettorale, sia rimasto più una promessa, che una realtà concreta. È stato ribadito il concetto che i VD presenti in tutti i comandi, sarebbero una risposta valida ed immediata, ed a costi inferiori rispetto agli iter previsti per nuovi concorsi, magari con l’impegno affinché in futuro non esistano più precari VVF.
Volontari:
più che evidente, ed in perfetta continuità col governo precedente, la volontà di sopperire alle carenze organiche dei permanenti coi volontari. Anche in questo caso, pur riaffermando la chiara posizione della RdB rispetto al rapporto permanenti/volontari, abbiamo evidenziato che quest’ultima componente non può proliferare indiscriminatamente, con sedi oltretutto al di fuori del progetto ”Italia: soccorso in 20 minuti”, applicando regolamentazioni approssimative, ed a discapito della compagine professionista, che in ogni caso dovrebbe mantenere capacità di formazione, gestione e coordinamento, finalizzati ad un efficiente servizio di soccorso.
abbiamo ribadito la formazione come punto fondamentale per il completamento professionale del vigile del fuoco. Così come è stata segnalata la disparità tra le ore previste per un professionista (1872) ed un volontario (120). Oppure 3 mesi per il passaggio a CS/CR, mentre un volontario può effettuarlo per via “informatica”. O ancora in campo autisti, dove al volontario potrebbe fare a meno dell’istruttore, per essere abilitato alla guida di mezzi pesanti. Vale la pena sottolineare che quanto sopra non è puro spirito di critica, ma pensiamo che ad un basso livello di formazione/preparazione corrispondono alte probabilità di incidenti ed infortuni. Verificato quanto sopra e la volontà di lesinare i finanziamenti con la scusa che mancano i soldi (anche se quando si vuole i soldi ci sono - vedi Protezione Civile), abbiamo sottolineato che anche con investimenti relativi bassi si potrebbero portare avanti alcune iniziative di spessore.
Istruttori:
partendo dallo sfascio della formazione centrale, sarebbe necessario costituire il tessuto formativo in primis degli Istruttori (in particolare del settore autisti), a livello provinciale e regionale, che operino sotto il diretto controllo del Dipartimento Formazione Centrale.
verificata l’assegnazione di solo 7 nuove aps a Milano, a differenza di quasi un numero doppio di altri comandi “molto simili”, abbiamo fatto anche due conti: 255.000,00 euro per una APS, moltiplicati per 270 (APS acquistate a livello nazionale), fanno la bella cifretta di ca 70.000.000,00 euro. Con queste cifre in gioco e a fronte di una garanzia di 60 mesi, i responsabili degli appalti dovrebbero porsi il problema di ottenere una maggiore capillarità di centri di assistenza e mezzi sostitutivi in caso di riparazioni.
Soprattutto per sopperire ai costi per l’invio di uomini e mezzi presso le case madri, ed numerosi fermi macchina che ovviamente incidono anche sul sistema di soccorso.