Il soccorso in Sicilia
CGIL CISL RdB CONFSAL
Al Ministro dell’Interno
On. Roberto MARONI
Al Sottosegretario di Stato agli Interni
Sen. Nitto Francesco PALMA
Al Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco
Pref. Francesco Paolo TRONCA
Al Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo del Corpo nazionale dei VV.F.
Ing. Antonio GAMBARDELLA
Al Direttore Regionale Vigili del fuoco Sicilia
Ing. Calogero MURGIA
Al Dirigente dell’Ufficio Ispettivo Italia Meridionale e Sicilia
Ing. Filippo TROVATO
E.p.c Al Presidente della Regione Siciliana
On. Raffaele LOMBARDO
Alle Segreterie e Coordinamenti Nazionali
FP CGIL - FNS CISL - RdB\CUB - CONFSAL VV.F
Alle Segreterie e Coordinamenti Provinciali
FP CGIL - FNS CISL - RdB\CUB CONFSAL VV.F. SICILIA
Illustrissimi,
stamani, presso il Comando provinciale di Enna, si sono riunite, per un primo incontro, le Segreterie e Coordinamenti regionali di CGIL, CISL, RdB\CUB e CONFSAL Vigili del fuoco.
Le stesse, andando al di là delle difformi ideologie politiche che le differenziano in ambito nazionale, ritengono indispensabile e prioritario affrontare in maniera congiunta le problematiche che affliggono il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che ne limitano fortemente il servizio di sicurezza, prevenzione e soccorso reso alla collettività ed in particolare quelle riferite alla Regione Sicilia.
Nello specifico, si è convenuti sulla necessità di riprendere quanto a suo tempo concertato e rivendicato nella “Vertenza Sicilia”, tenuto conto della specificità orografica dell’isola.
In essa è rivendicata l'AUTONOMIA DEL SOCCORSO da conseguire attraverso il potenziamento degli organici, dei mezzi e delle attrezzature oltre che l’apertura di nuovi distaccamenti permanenti, molti dei quali previsti per altro dal progetto “Soccorso Italia in 20 Minuti”.
La bontà di questa rivendicazione è comprovata da quanto recentemente avvenuto in Abruzzo, dove la posizione geografica della Regione ha facilitato la tempestività dei soccorsi.
Se l’evento sismico anziché colpire l’Abruzzo avesse colpito la Sicilia, in termini di risposte tempestive all’utenza, coordinamento e trasferimento delle squadre di soccorso, quali sarebbero state?. Quali i risultati?.
Con verosimile riscontro, la macchina dei soccorsi sarebbe stata molto più lenta a muoversi e a giungere sugli scenari emergenziali, con la logica conseguenza che tale condizione avrebbe cagionato un maggior numero di vittime, difficoltà nelle operazioni salvataggio dei superstiti e nella messa in sicurezza degli immobili.
Un altro dato che preoccupa le Scriventi e conferma ulteriormente quanto sopra, deriva dalla profonda conoscenza del territorio che tradotto nello specifico consiste nella scarsa rete viaria che allunga in maniera spropositata i tempi di percorrenza per raggiungere i luoghi in cui è necessario operare (vedi le province di Messina e Palermo per citarne alcune), nonché la forte vocazione turistica che determina il raddoppio dei residenti nell’Isola nel periodo estivo.
Ad oggi la carenza organica teorica nei Comandi dell’isola sfiora il 20% di media con la punta massima toccata al Comando di Enna che si assesta intorno al 40%.
Tale condizione, oltre ad inficiare pesantemente il Soccorso, pregiudica fortemente anche la formazione ed il mantenimento dei brevetti (SAF, NBCR, ecc.) del personale.
Lo stato di fatto sopra descritto pone i lavoratori ad espletare servizi multipli che aumentano negli stessi il fattore stress ed usura e che possono determinare l’abbassamento della soglia di attenzione e la conseguente possibilità di cagionare incidenti.
Ci riferiamo ad esempio a colleghi che espletano, in quanto operatori SAF 2B, servizio presso il Nucleo Elicotteri di Catania, che successivamente espletano servizio ordinario presso i Comandi, nel “tempo libero”, si occupano della formazione degli allievi del 66° Corso V.P. e per trovarsi infine comandati in missione presso l’isola di Lampedusa o ancora nelle zone colpite dal recente sisma.
Oltre al problema legato agli organici, per la cui soluzione è auspicabile un sensibile aumento degli stessi in tutti i Comandi isolani, la regione soffre anche l’insufficienza e la vetustà dei mezzi e delle attrezzature di soccorso con speciale menzione alla Colonna Mobile regionale.
A tal proposito sarebbe auspicabile che in tempi brevi, visto l’approssimarsi della stagione estiva, fossero risolti i problemi che impediscono l’utilizzo dei fuoristrada ottenuti in comodato d’uso decennale dalla Protezione Civile Regionale, indispensabili per evitare il collasso totale della macchina dei soccorsi che nei prossimi mesi sarà messa ancora una volta a dura prova.
Altro tema che vorremmo porre all’ attenzione riguarda la condizione sicurezza di diverse sedi di servizio.
Infatti, alcune di queste mancano totalmente dei requisiti minimi e per la cui manutenzione nulla è previsto, ma cosa ancor più grave sono carenti anche i requisiti igienico/sanitari.
Ricordiamo che in questi locali vengono anche confezionati i pasti per il personale pertanto sorge legittimamente anche il dubbio sullo stato di conservazione delle derrate alimentari mantenute in tali sedi.
In ultimo ma non per importanza, vorremmo porre in evidenza l’aspetto legato all’assenza del responsabile Sanitario regionale.
Ciò determina, per effetto della sua assenza nelle commissioni, il continuo rinvio del giudizio d’idoneità dei colleghi che a vario titolo sono sottoposti a parere medico presso le competenti C.M.O di Palermo e Messina
In considerazione di quanto esposto, chi scrive chiede con cortese sollecitudine una specifica convocazione, tesa ad individuare ed attuare soluzioni possibili atte a sanare tale condizione che diventa di giorno in giorno sempre più grave ed insostenibile.