Il Pubblico Impiego non è un Bancomat

Verona -

 

Anche a Vicenza si è svolta una manifestazione di tutti i lavoratori del settore del pubblico impiego e del privato.

A questa hanno partecipato anche i Vigili del Fuoco quali lavoratori particolarmente illusi da questo esecutivo. Questi infatti dopo essere stati elogiati e medagliati a seguito della tragedia che ha colpito la città dell’Aquila, sono stati dimenticati o peggio inseriti nelle categorie di lavoratori “enti pubblici da cui tagliare” le spese del Paese.

I VVF hanno presidiato in Prefettura ed hanno poi sfilato per le vie del centro presso le sedi dei maggiori istituti di credito e gridare a gran voce che la crisi l’hanno provocata le Banche ed i Banchieri ed il Governo ci sta usando come “Bancomat Pubblico”

In sostanza siamo stati utili solo per far fare bella figura a questo Sottosegretario a quel Ministro o Capo di Stato e di Governo, a quell’Autorità che non ha resistito alla voglia di indossare l’elmo dei pompieri; una operazione di pura immagine che ci ha usati ed ha usato L’Aquila quale prestigiosa passerella mediatica.

E dire che sull’onda dell’emozione della tragedia che ha provocato oltre 300 lutti, sembrava che il Governo dietro nostra segnalazione avesse compreso l’importanza di riportare l’organico a quota minima con 15mila assunzioni eliminando di fatto il precariato, l’importanza di dotare il Corpo Nazionale di mezzi efficienti e all’avanguardia svecchiando il parco macchine oramai ultra trentenne, di riconoscere quale categoria usurante una categoria di lavoratori che ha dimostrato sul campo di essere particolarmente efficiente e preparata anche a costo zero, di pagare in tempi ragionevoli emolumenti accessori e straordinari.

Chissà se le vittime dell’Aquila sono morte invano, se il Governo intende fare Prevenzione sul territorio dotandoci del minimo indispensabile quali unici presenti sempre sul territorio e pronti ad intervenire h24 o aspettare un’altra catastrofe per rifare un’altra sfilata davanti ai media di tutto il mondo con in testa il nostro elmo …. Chissà…