Il prefetto Pecoraro nella sua città
La nomina di De Gennaro a Commissario per l’emergenza rifiuti a Napoli innesca ulteriori motivi di preoccupazione tra i cittadini e le varie realtà che partecipano alla protesta contro l’apertura del sito di Pianura, sono numerosi e si moltiplicano attivisti incappucciati, difficile fare una distinzione tra comuni delinquenti e appartenenti a schieramenti associativi, chi ha tentato di far male a dei lavoratori abituati al rischio lo ha fatto seriamente colpendo senza alcun preavviso ed in modo deciso perseguendo l’inevitabile che fortunatamente non è accaduto. Mai i colleghi avrebbero pensato di dover rischiare la vita per mano di persone alle quale fino ad oggi hanno prestato soccorso …… e continueranno a farlo anche domani. Anche se da Giuliano Amato ci aspettiamo altro, prendiamo atto della solidarietà del nostro Ministro, non ci trova d’accordo sull’esternazione: “disarmati spengono i fuochi”, le armi non ci appartengono l’azione repressiva non fà parte del compito istituzionale dei Vigili del Fuoco che non possono pagare per colpe di altri rischiando la vita per motivi che non sono il soccorso tecnico urgente, ci auguriamo da oggi in avanti di non rivedere, mai più immagini di pompieri intenti in azioni anticrimine con le forze dell’ordine alle spalle e non sullo scenario o davanti a garantire la loro sicurezza durante l’intervento. Apprezziamo quanto detto dal Capo dipartimento nell’incontro tenuto presso il Comando di Napoli in data 10 gennaio c.m. in cui, dando sfogo all’appartenenza a questa regione e questa città si augura che nel più breve tempo venga risolta questa vergognosa situazione per ridare dignità a questo territorio concordando sulla necessità di una maggiore attenzione rispetto alle accresciute ed atipiche problematiche che essa, negli ultimi anni, sta vivendo. Il nostro intervento ha evidenziato come, la nostra regione, oramai vive uno stato di emergenze che non possono più essere definite tali, tra queste il problema dei rifiuti che ha origini lontane mosse da un intreccio tra sistema politico, imprenditori e criminalità organizzata che attanaglia non solo Napoli ma l’intera Campania. Tale situazione nella città di Napoli ha scatenato una protesta della popolazione che sebbene motivata da giuste ragioni , sta coinvolgendo in modo drammatico, uomini e mezzi mandati allo sbaraglio in modo vergognoso dalle decisioni di una politica incapace di risolvere i problemi in questo caso portato alla degenerazione nel tempo, che ora richiede ulteriori provvedimenti repressivi come dire oltre al danno la beffa prima si muore per le esalazioni tossiche poi randellate se protesti. Detto questo riteniamo che il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco a prescindere il momento di Napoli ha necessità di rivedere le piante organiche in modo reale e non virtuale come le tabelle presentate fino adesso dall’amministrazione, la regione Campania per numeri d’interventi e seconda solo al Lazio, se il prefetto Pecoraro e venuto a Napoli per chiudere la questione così come fatto dal sottosegretario in occasione dell’emergenza criminalità la RdB dice NO GRAZIE spostare personale sottraendoli agli organici di altri Comandi per tamponare può essere vantaggioso per l’amministrazione e per la politica dell’attuale sottosegretario e del governo e non per i pompieri tantomeno quelli napoletani . Chiediamo attenzione e rispetto per chi opera da secoli a protezione dei beni e della vita umana vegliando h24 sui cittadini prestando la nostra opera di soccorso tecnico urgente in sintonia, amati dal popolo e non possiamo tollerare non accettiamo che per colpe di altri veniamo fatti oggetti di attacchi ad uomini e mezzi, insultati picchiati e quant’altro. Ci permettiamo di ribadire. In quanto convinti oppositori di questa riforma che i Vigili del Fuoco non possono fare ordine pubblico e schierati in prima linea, chiediamo il rispetto di quella circolare che prevede che in caso di questo tipo di eventi i Vigili del Fuoco rimangano nelle retrovie ed intervengono solo quando lo scenario e stato messo in sicurezza dalle forze dell’ordine. Un'altra cosa importante che voglio ricordare : perseguire la politica del volontariato in un sud martoriato dalla disoccupazione e qualcosa di vergognoso, anche il presidente del consiglio di recente ha fatto riferimento al sud ed alla disoccupazione che vive, chiediamo che il progetto dei distaccamenti volontari previsto in accordo regione Campania – Ministero interno venga rivisto perseguendo l’obiettivo di aprire i distaccamenti fissi con personale permanente arrivando a raggiungere i tempi previsti dal progetto Italia in 20 minuti. Il volontariato in supporto e non in sostituzione dei Vigili del Fuoco. La Campania oramai viaggia ad una statistica diversa da quelli che erano gli interventi e la tipologia d’interventi prevista nel 1997 data dell’ultima emanazione di un DPCM per le piante organiche. Dal 97 ad oggi le emergenze sono tutte diventate ordinarie Rifiuti, criminalità, rischio idrogeologico, vesuvio, bradisismo, il flagello estivo degli incendi, emergenza neve ect.etc. La parte politica deve, con alto senso di responsabilità, convenire sulla necessità urgente di rivalutare quelle che sono le caratteristiche e l’efficacia di un apparato di soccorso pubblico, potenziandolo e destinandovi risorse nuove, uomini e mezzi per riqualificare tutte le sedi di servizio, distribuendole sul territorio in modo da garantire con un alta percentuale il rispetto dei tempi massimi previsti per un intervento ritenuto utile ed efficace. Una volta raggiunto a regime questo potenziamento per dare risposta alla reale domanda di aiuto del territorio saremo anche in grado di affrontare le nuove emergenze attuando i normali dispositivi previsti dai piani di emergenza Provinciali Regionali e Nazionali.