Il Piemonte "arresta" la militarizzazione dei vigili del fuoco

Lo sciopero del primo luglio in Piemonte è stato un vero "Plebiscito"

 

 

 

Torino -

L’adesione allo sciopero del 1° luglio indetto dalle organizzazioni sindacali RdB-Cub, Cgil, Uil, Dirstat, Csa contro i decreti attuativi della legge Pisanu che vorrebbe militarizzare il corpo nazionale dei vigili del fuoco ha registrato una media molto alta tra i lavoratori della Regione Piemonte, circa l’80% con punte addirittura del 90-95% nei Comandi di Alessandria, Novara, Vercelli. a dir poco bulgara.

 

UN VERO PLEBISCITO!

 

In Piemonte, il cambiamento del rapporto di lavoro dei vigili del fuoco ovvero militarizzazione, è stato rigettato dalla stragrande maggioranza dei lavoratori nonostante le scorrettezze messe in atto da un “sindacato”, se così lo si può ancora definire, in netta e chiara difficoltà, sempre più isolato da tutte le altre OOSS come un appestato arrogante che ormai ha assunto le sembianze operative sempre più corporative e servili di un’amministrazione incompetente e incapace di prendere atto della secca sconfitta subita.

I dati confermano tra l’altro un’adesione trasversale proprio degli iscritti di quei “sindacati gialli e corporativi”, evidentemente, dopo una corretta informazione messa in atto, hanno capito a cosa si stà andando incontro sul piano normativo e hanno capito la fregatura anche sul piano economico in quanto sommare quello che già dovrebbe essere nelle tasche dei lavoratori ( FUA) a quella miseria che passa il pubblicistico per farne vedere la consistenza ….è una BUFALA.

 

Pertanto i lavoratori del Piemonte chiedono a gran voce al Ministro Pisanu di ritirare i decreti attuativi e di riaprire una discussione di merito, con tutte le OO.SS., al fine di realizzare una riforma condivisa e capace di valorizzare professionalmente ed economicamente gli operatori, ma anche il servizio alla cittadinanza.

 

In allegato nel sito internet RdB-Cub dei vigili del fuoco il comunicato congiunto RdB-Cub e Cgil della regione Piemonte