IL LAZIO BRUCIA ED I VIGILI DEL FUOCO RISCHIANO LA PROPRIA SALUTE A CAUSA DELLA CARENZA DI ORGANICO E DI MEZZI!

COMUNICATO STAMPA

Roma -

In questi ultimi giorni la provincia di Roma e molte zone del Lazio sono interessate da incendi più o meno vasti che stanno mettendo a dura prova il dispositivo di soccorso dei Vigili del Fuoco. A fronte di incendi come quelli che hanno interessato le zone di Civitavecchia e La Magliana (Roma), c’è da  evidenziare che la Regione Lazio quest’anno ha tagliato pesantemente i fondi destinati alla convenzione con i Vigili del fuoco per la campagna A.I.B. (anti incendio boschivo), riducendola di un mese. Considerando che tale convenzione per il contrasto agli incendi estivi viene svolta da personale v.f. libero dal servizio che, in forma volontaria, presta la propria opera in orario straordinario garantendo la copertura del servizio solo nella fascia oraria dalle ore 08.00 alle 20.00, nelle ore notturne tutto ricade sul dispositivo di soccorso “ordinario” già fortemente ridotto a causa della mancanza di personale e mezzi. A tutto ciò bisogna aggiungere che i mezzi antincendio a disposizione dai comandi provinciali del Lazio per l’A.I.B. e per il soccorso tecnico urgente sono vecchi, spesso sprovvisti delle attrezzature minime e a volte inadeguati ad affrontare al meglio le operazioni di soccorso in terreni impervi.

 

Il dispositivo di soccorso di Roma e del Lazio è in affanno nell’ordinario, avendo difficoltà a garantire un numero adeguato di autoscale, autogrù, e squadre che coprano il territorio con tempi di risposta degni di un paese europeo.


A complicare la situazione ci si mette anche il servizio del numero unico per le emergenze “112” (per ora in funzione solo nella capitale) che al momento, essendo solo un ulteriore passaggio nelle comunicazioni di soccorso, rallenta le
informazioni provocando ulteriori ritardi nell’allertamento dei soccorsi.


Il grave incendio che la sera del 22 agosto scorso ha interessato Civitavecchia (nella zona compresa tra via Don Milani, zona Faro e il popoloso quartiere di San Liborio), nonostante siano giunti rinforzi da altre sedi del comando di Roma, ha messo a dura prova il personale VV.F., tanto che due colleghi della locale sede sono stati trasportati presso il pronto soccorso per problemi causati dal denso fumo e ceneri sprigionatesi dall’incendio. Per fortuna le condizioni dei due colleghi non sono preoccupanti, ma l’accaduto ha messo a risalto la fragilità dell’attuale dispositivo di soccorso dei VV.F., delle pessime condizioni in cui sono costretti a lavorare i vigili del fuoco e la poca attenzione che politici e dirigenza VV.F. realmente rivolgono alla tutela dell’incolumità pubblica. Basti pensare che parliamo degli stessi uomini e mezzi che dovrebbero, in qualsiasi momento, essere impiegati per interventi a seguito di attentati terroristici, magari dopo aver lavorato per ore su di un grosso incendio senza la possibilità di ricevere il cambio.


Come USB abbiamo più volte denunciato alla politica e alla dirigenza del Corpo la scarsità di organico scaturita dal blocco delle assunzioni e da una riforma del Corpo Nazionale che sta portando pesanti tagli di personale e alla conseguente
chiusura di sedi operative ordinarie e specialistiche. Un esempio concreto degli effetti di tutto questo è proprio il territorio di Civitavecchia dove un'unica squadra deve far fronte a richieste di soccorso su un territorio molto vasto che va da Santa Severa a Tarquinia (in questo ultimo comune della Tuscia Viterbese si attende da anni l’apertura di un presidio fisso dei VV.F.), fino ai comuni collinari di Tolfa e Allumiere con tempi di risposta alle emergenze che si allungano pesantemente… e all’occorrenza la stessa squadra deve imbarcarsi sui mezzi antincendio navali VV.F. (insieme al personale specialista) e affrontare eventuali interventi in mare (vedi il naufragio della Costa Concordia) o all’interno del porto.


Ma quando politica e dirigenza del CNVVF prenderanno in seria considerazione la tutela della salute e dell’incolumità pubblica? A nostro avviso MAI! … o fin quando cittadini e lavoratori non toccheranno con mano le conseguenze nefaste
di tale indifferenza e dei tagli al soccorso. Ai colleghi infortunati va la tutta la nostra solidarietà e l’impegno a rivendicare in tutte le sedi il diritto a lavorare in sicurezza e con tutte le attrezzature adeguate, respingendo al logica dei tagli solo ai danni dei cittadini, mentre si continua sfacciatamente a finanziare il sistema bancario!