IL FANTASMA DELLA NORMAN ATLANTIC CONTINUA A COLPIRE AL LARGO DELLE COSTE PUGLIESI
È la volta di un traghetto partito dal capoluogo pugliese intorno alle 23.00 ed atteso alle 8 di mercoledì a Durazzo a scatenare paure e vecchi ricordi di “cattiva gestione” ma, per fortuna nessun ferito tra i passeggeri.
Le fiamme partite dalla sala macchine hanno generato un grosso incendio in un traghetto in navigazione a 7 miglia al largo del porto di Bari. Nella motonave «Francesca» della Adria Ferries c’erano circa 300 persone tra passeggeri, per lo più albanesi che rientravano nel proprio Paese d’origine, e l’equipaggio. Per nostra fortuna Il personale dell’imbarcazione è riuscito a tenere sotto controllo la situazione.
L’incidente ricorda la tragica gestione del traghetto “Norman Atlantic”, partito dalla Grecia alla fine di dicembre dello scorso anno e incendiatosi in mare aperto tra l’Italia e l’Albania. Dove i vertici del dipartimento dei vigili del fuoco hanno dato grande esempio di inefficienza e superficialità nel gestire una situazione emergenziale senza uomini e mezzi. Lasciando che il caso risolva ciò che la macchina del soccorso non è in grado di fare.
USB da anni denuncia lo stato di totale abbandono in cui versa la regione Puglia che dal 1997, che pur ventuplicando il numero dei suoi abitanti e diventando la prima regione d’Europa in termini di accoglienza, è stata defraudata di tante forze utili per il soccorso.
I tagli centrali hanno penalizzato la regione che mescolata all’incapacità del sistema centrale di riuscire a dare un servizio nautico adeguato gettano nel panico gli operatori ogni qualvolta si presentano davanti a scenari del genere.
Il servizio nautico in puglia è gestito da pochissime unità, tre a turno di solito, e si serve di mezzi navali fatiscenti e non a norma per mancanza di fondi strutturali. Il dipartimento di contro ha messo in atto un piano di smantellamento delle grosse imbarcazioni mettendo a repentaglio proprio la gestione di interventi del genere che sono gestiti solo grazie alla “bravura degli operatori” ma non dall’organizzazione dipartimentale.