IL FALO' DELLE VANITA'

Nazionale -

Primo Raduno Nazionale dei Vigili del Fuoco, ancora denaro pubblico sperperato per compiacere qualche dirigente ambizioso e qualche prefetto annoiato.

Gli uomini si possono dividere a grandi linee in intelligenti o stupidi, pigri o intraprendenti.

Al Dipartimento dei Vigili del Fuoco purtroppo qualche "avventato" intraprendente, la peggior combinazione del genere umano, deve essere intervenuto prendendo una decisione sbagliata, meritoria non solo del nostro disprezzo ma anche dell’attenzione della Corte dei Conti che dovrà un giorno entrare nel merito di tante spese inutili fatte per compiacere alcuni capoccia del ministero e del dipartimento.

Questo raduno non ha avuto risalto mediatico alcuno, anche perché le menti sublimi addette alla comunicazione del nostro dipartimento hanno scelto lo stesso fine settimana nel quale si celebravano a Rivolto i 50 anni delle Frecce Tricolori.

Cortina non poteva stare al livello di Rivolto, i media si sono giustamente concentrati su un evento più spettacolare, aerei in formazione che fanno acrobazia nell’alto dei cieli sono indubbiamente più eccitanti di 400 soldatini vestiti da Pompieri che sfilano nel centro della graziosa Cortina.

Qualcuno dunque ci vuole dire a cosa serviva questa pagliacciata?

A migliorare l’immagine dei Pompieri?

Cari signori prefetti e dirigenti (con stipendi da migliaia di euro al mese), l’immagine dei Vigili del Fuoco è mantenuta da chi giornalmente sulle autopompe soccorrere le persone, se vogliamo proprio migliorarla questa immagine, iniziamo ad investire in una migliore retribuzione (nostra, non vostra) e in una maggiore formazione.

Perché cari signori prefetti e dirigenti, non vi sarà sfuggito che siamo sempre meno permanenti con sempre più volontari/precari gettati in strada con poca preparazione e a volte con pochi DPI, che andiamo sulle calamità con mezzi di 30 se non 40 anni fa, che ci avete illuso con le “specialità” e poi non ci permettete di addestrarci perché mancano i soldi, che avete messo in piedi una riforma che ha creato malcontento e confusione, che continuate ad ignorare il grido di aiuto che arriva dal basso, convinti nella vostra arroganza di essere nel giusto, dimostrando invece ogni giorno che passa la vostra inettitudine ed incapacità nel risolvere i veri problemi del Corpo Nazionale.

La cosa più triste?

Constatare che ci siano ancora alcuni colleghi disposti a seguirvi nei vostri deliri.

Arriverà, ne siamo certi, il giorno che tutti noi, stanchi delle mille promesse non mantenute, ci rifiuteremo di presenziare a parate o sfilate solo per giustificare la vostra esistenza.