IL DISORDINE DEL RIORDINO

Salerno -

Lavoratori,

il disastro del riordino è sotto gli occhi di tutti, ma tutti silenti e complici di chi incondizionatamente firma senza pensare agli effetti devastanti che si possono verificare.

La carenza di organico in tutti i Comandi della Campania ha raggiunto livelli inaccettabili, tanto da compromettere il dispositivo minimo di soccorso nelle diverse sedi di servizio distaccate, ma anche nello stesso Comando.

A Salerno in particolare, alcune sedi di servizio distaccate non vi è ancora la 2° unità CS, in altre mancano i VP e non parliamo dei CR e non ultimo i pochi Funzionari che devono garantire tutto ( guardia, commissioni, GOS, Vigilanze, Prevenzione Incendi e tanti altri servizi ).

Il dispositivo di soccorso prevede la presenza di n° 5 unità permanenti per garantire operatività in sicurezza in tutti gli scenari interventistici nell’ambito del territorio di appartenenza e dove le distanze tra alcune sedi supera i 40 km e dalla sede centrale 90 e 120 km e con una viabilità straziante con tempi di percorribilità da far west.

Ma questa condizione è stata stravolta in quanto, a causa del “ DISORDINE “ e della carenza cronica di organico ( la coperta è corta ), il Dirigente di Salerno suo malgrado, ha dovuto dare delle direttive che prevedono in ultima ipotesi la cosiddetta “Partenza Ridotta“

Noi USB contrari a questa ultima soluzione, ma nessuna colpa possiamo attribuire al Dirigente locale, poiché ha previsto vari esperienti per garantire le 5 unità in tutte le sedi, oltretutto il Dipartimento nel regolamento di servizio ha previsto questo tipo di soluzione con la complicità dei soliti Firmaioli, ma non ha specificato come, quando e perché rendere attuabile tale soluzione.

Ancora più devastante il silenzio di altre OO.SS. le quali non tutelano neanche i loro iscritti, lasciandoli all'oscuro fino al provvedimento finale che il Dirigente locale impartisce.

Una Regione come la Campania dove succede di tutto a livello interventistico, viene lasciata allo sbando più totale, Regione trampolino per i Dirigenti che mirano e ambiscono a passaggi superiori o di prestigio, ma nel momento in cui la Campania batte cassa al Dipartimento gli stessi Dirigenti ( TUTTI ), che sono passati dalla Campania, rispondono con due parole “raggiungimento degli obbiettivi “ e “Spendig review”.

Il problema non è Dirigenziale, perchè anche Pilato si lavò le mani davanti la volontà Romana, ma ricade sulla squadra che interviene e sulla Sala operativa; operare in forma ridotta potrebbe comportare in alcuni casi e in alcune zone particolari, rischi per l'incolumità fisica.

Fare una vertenza locale non dà soluzioni immediate poiché i Dirigenti locali non hanno più il potere e l'autorevolezza che avevano prima, anche loro succubi di un disastro normativo e tagli finanziari che mirano a non garantire il soccorso in maniera più efficiente, non ultimo il taglio dei richiami dei Vigili discontinui che in qualche modo andavano a completare l'organico e non ultimo l'accentramento dei centri di spesa.

Ma non è solo Salerno ad avere problemi ma anche Caserta ed Avellino.

Non possiamo passivamente subire, dobbiamo doverosamente ribaltare le situazioni ataviche e cambiare la logica delle tessere. USB Campania dice basta e tramite il Coordinamento Nazionale chiede un incontro con i vertici del Dipartimento per rappresentare le nostre legittime rivendicazioni.