Il degrado di un bene comune
nota unitaria
Al Comandante VVF Venezia
Al Direttore Interregionale
Al Direttore Centrale Della Giovanpaola
Alle OO.SS. nazionali
A seguito di numerosi contatti con enti esterni e società private, con provata esperienza nel settore, si è riscontrato un buon interesse per la gestione e l’utilizzo dell’impianto natatorio dei Vigili del Fuoco di Venezia sito a Mestre.
Attravarso consultazioni di tecnici, che hanno almeno 15 anni di esperienza nel trattamento di impianti, è stata valutata congrua la cifra designata, in data 21.06.2010, di €.240.000 circa (esclusa IVA) per il ripristino della struttura (vedi nota Ministeriale con Prot. N. DCRISLOG-AreaV-0022640 del 07.09.2010).
Per quanto esposto si richiede di portare a conoscenza l’Amministrazione centrale delle proposte ad oggi pervenute per la gestione di tale impianto e di attivarsi per definire una convenzione/contratto da proporre ad eventuali gestori.
Le scriventi OO.SS. sottolineano l’importanza del mantenimento delle professionalita dei Vigili del Fuoco in ambito acquatico e delle attività sportive del personale in servizio ed in quescienza. Esprimono forti perplessità su come fino ad ora è stata gestita la problematica dei costi della piscina che ha prodotto e continua a produrre un danno allo Stato per il mancato introito dell’affitto.
Vista la volontà, di una parte della Amministrazione, di ricovertire gli spazi per allestire magazzini e laboratori, facciamo notare che questa ipotesi risulta onerosa, con costi di gestione importanti, penalizzante per il personale e per i cittadini, senza alcun rientro economico per le casse dello Stato.
Qualsiasi aumento dei costi di ripristino, atti ad avvalorare l’ipotesi di cementificazione, inoltre potrebbe risultare strumentale alle scriventi in quanto, ultimamente, i preventivi subiscono delle contrazioni a causa della crisi economica.
Si chiede quindi di attivare, in tempi ristretti, il ripristino dell’impianto della piscina dei Vigili del Fuoco di Venezia – sede di Mestre.