IL CONTO DEL CAPO SQUADRA NON QUADRA

V.F.V. = VIGILI DEL FUOCO A VITA.

Catanzaro -

Fui investito negli anni scorsi della prestigiosa “promozione sul campo”, da parte del capo sezione e molte volte dal capo squadra con cui operavo; gli stessi capo squadra, persone di esperienza pompieristica e di vita, riconoscevano molte volte che -come si dice dalle nostre parti- quattro occhi, valgono più di due; in poche parole, sanciva un principio base che ho imparato dal primo giorno alle scuole -precisamente a Castelnuovo di Porto-, in una assolata e caldissima giornata di luglio di molti anni fa, allorché per farci capire quanto il nostro fosse un lavoro di squadra, anziché accogliere i nuovi vigili in prova man mano che arrivavano da ogni angolo d’Italia, ci fecero rimanere in attesa per ore sotto al sole cocente, fin quando tutta “la squadra” era sopraggiunta e spontaneamente ognuno imparò cosa vuol dire essere una squadra!!

Questo piccolo artificio, di considerare la squadra, ultimamente era sfuggito ai nostri dirigenti centrali, i quali per la partecipazione alle prove di selezione in Roma, anziché prevedere l’uso di mezzi che riunissero più persone provenienti dallo stesso comando o possibilmente da più comandi della stessa regione (tale condivisione di automezzi prende il nome di “car pooling”), avevano autorizzato il viaggio con il rimborso delle spese ad ogni singolo dipendente, ma senza concedere l’uso del mezzo VF;

fortuna volle, che l’illuminazione celestiale abbia colpito qualcuno di tali grandissssssimi che per “razionalizzare” le spese, alla fine ha autorizzato il viaggio in autovettura.

Ora la possiamo mettere sul piano delle barzellette -ma perché le fanno solo per i carabinieri poveretti??- ma la razionalizzazione delle spese pubbliche, prevede per esempio l’abbattimento delle spese per carta (per tali selezioni, tra quiz, buste, verbali e controverbali, circolari, regolamenti, incarichi, rendicontazioni, fogli di viaggio, ecc…, si consumeranno quintali di carta), prevede oculatezza -i nostri sono proprio orbi-.

 

Seconda fase di “razionalizzazione” (anche Brunetta ha due fasi)

per anni si sono costruiti in tutta Italia i famosi Poli Didattici; quello costruito in Calabria ha subito numerosi rimaneggiamenti : da officina regionale allestita di tutto punto e mai utilizzata, a polo didattico “arrangiato” a suon di centinaia di milioni delle vecchie lire e poi ancora rimaneggiato a polo didattico secondo principi della più alta funzionalità; ebbene fatti i poli, che ti fanno i nostri solerti dirigenti??? ti mandano alla scuola di polizia, dove magari imparerai ad utilizzare i “manganelli” od altre armi con le quali certamente non potremo svolgere la nostra attività.

Superato il corso da CS, il nostro futuro capo squadra sarà costretto a sobbarcarsi maggiori costi, disagi personali e dei proprio familiari, affrontando situazioni nuove, in territori e realtà operative sconosciute, dove quindi la sua opera non potrà avere una resa quale potrebbe essere se impiegato nella sua zona di provenienza.

Anche tale tipo di “gestione delle risorse umane” è da vedere con lo stesso criterio con cui si è “razionalizzato”prima : si può razionalizzare per difetto o per eccesso; nel nostro caso vale il secondo tipo, e, siccome bisogna mantenere un dignitoso unico criterio, in tal caso -quello dalla massima spesa possibile-, anche il singolo dipendente da formare, va inquadrato secondo tali rigidi criteri.

Fatti due conticini in tasca, messi sulla bilancia l’aumento stipendiale, il maggior prestigio, l’orizzonte di una carriera fulgida, e, messi sull’altro piatto i sacrifici, i costi per trasferte, i disagi, ecc…, ecc…, ecc…,

il conto del capo squadra non quadra,

per cui molti vigili non si recheranno mai per essere selezionati, consentendo effettivamente di razionalizzare le spese.

Risultato :

con un procedimento contorto ed ai limiti della fantasia umana -gli extraterrestri sono già tra noi!-, l’amministrazione, senza volerlo, ha raggiunto lo scopo finale che era quello di contenere i costi;

i Vigili che non parteciperanno al concorso, confluiranno nella nuova categoria del ruolo dei vigili del fuoco, la quinta, quella dei

V.F.V. = Vigili del Fuoco a Vita.