IL 6 OTTOBRE 2006 SARA' SCIOPERO NAZIONALE DEI PRECARI P.I.

L’assemblea nazionale dei precari P.I. svoltasi il 16 giugno a Roma delibera la mobilitazione

 

 

 

Roma -

Oltre mille lavoratori provenienti da tutta Italia hanno preso parte all’assemblea nazionale dei precari del Pubblico Impiego indetta dalle RdB-CUB che si è tenuta questa mattina a Roma. Per consentire la partecipazione dei molti che non hanno trovato posto all’interno della Protomoteca in Campidoglio è stato necessario attrezzare l’amplificazione dei lavori anche sulla scalinata antistante.

Sono intervenuti i parlamentari: Francesco Caruso, (Deputato PRC), Loredana De Petris (Senatrice Verdi), Gianni Pagliarini (Deputato PdCI, Presidente della Commissione Lavoro), Cesare Salvi, (Senatore DS), Iacopo Venier (Deputato PdCI).

L’assemblea ha avuto l’obiettivo di riunificate tutte le figure del precariato nel Pubblico Impiego al di là dei diversi comparti e tipologie contrattuali: lavoratori della Sanità, degli Enti Locali, dei Ministeri, del Parastato, della Università e Ricerca, LSU, dipendenti di ditte e cooperative appaltatrici dei servizi pubblici hanno testimoniato le proprie – spesso drammatiche - esperienze di vita e di lavoro.

Carmela Bovino (RdB-CUB) ha illustrato il senso del progetto di legge per la stabilizzazione dei precari del P.I. "Il Governo - ha detto Bonvino - secondo una stima ottimistica è il datore di lavoro di 500.000 persone. Questi lavoratori sono figli del Pacchetto Treu (visto che nel P.I non si applica la Legge 30) e svolgono una funzione essenziale per la Pubblica Amministrazione, il cui organico è limitato dal blocco ormai decennale del turn-over. E’ dunque prioritario ed urgente questo provvedimento legislativo – ha concluso Bovino - per dare diritti e dignità a tutti i precari del settore".

"Quello che ci prefiggiamo - ha dichiarato Cesare Salvi, fra i firmatari della Legge depositata al Senato - è cancellare la precarietà come condizione di vita". Salvi ha indicato reddito sociale e difesa di salari e pensioni come punti fondamentali per un nuovo modello di sviluppo ed ha inoltre invitato i lavoratori a mobilitarsi a sostegno dell’iter legislativo della proposta.

"Serve un iter vero - ha sottolineato Iacopo Venier, affinché questa legge sia approvata e non resti impigliata nelle commissioni".

"La legge e’ coraggiosa - ha commentato Loredana De Petris - ed ora è necessaria una forte mobilitazione di tutti i cittadini per rilanciare la qualità dei servizi della P.A., qualità diminuita con la precarizzazione del lavoro".

Francesco Caruso si è detto poco fiducioso in un intervento risolutivo del governo: "Ma mi impegnerò nella battaglia in Parlamento e sarò pronto a scendere in piazza con i lavoratori", ha dichiarato Caruso.

"Non serve più tentare di tirare la giacchetta a un parlamentare o ad un altro – ha concluso Umberto Fascetti della CUB - Per ottenere risposte concrete bisogna continuare la lotta".

L’assemblea ha deliberato lo sciopero nazionale di tutti i precari del Pubblico Impiego per il 6 ottobre 2006.

 

Quello del precariato è un problema reale

che coinvolge milioni di lavoratori pubblici e privati per i quali la precarietà è una condizione materiale con la quale si confrontano e scontrano quotidianamente e non nei salotti più o meno buoni della televisione e della politica.

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