IL 3 DICEMBRE SCIOPERO GENERALE

Contro la finanziaria "AMMAZZASTATALI"

 

Roma -

“Le ultime notizie intorno alla finanziaria e alla possibilità che sia proprio il personale del pubblico impiego a dover essere nuovamente sacrificato, per rendere possibile il fantomatico taglio delle tasse, rende lo sciopero generale del 3 dicembre irrinunciabile nonostante il divieto della Commissione di garanzia sul diritto di sciopero” dichiara Paola Palmieri della Direzione nazionale RdB/CUB Pubblico Impiego.

“Sembra quasi che sia morto anche l’ultimo difensore – a parole – del pubblico impiego; quel Fini oggi divenuto Ministro degli Esteri e che ha probabilmente barattato una fetta del proprio serbatoio elettorale, il pubblico impiego, con un posto da Ministro.

Le voci secondo cui si tornerebbe all’umiliante stanziamento del 3,7% ( circa 50 euro medi lordi mensili) per il rinnovo del contratto, il blocco totale del turn over nella pubblica amministrazione e il dimezzamento delle finestre d’uscita per le pensioni, se sommate allo scippo del TFR e alla totale mancanza di prospettive per gli oltre 350.000 precari della pubblica amministrazione rendono la situazione negli uffici pubblici drammatica ed esplosiva”.