I VIGILI DEL FUOCO MORTI A CATANIA NON AVEVANO ASSICURAZIONE INAIL, COME TUTTI I POMPIERI. ORA BASTA
Sgomento, rabbia, amarezza questi sono i sentimenti che si sono mescolati durante tutta una notte passata tra le macerie di una esplosione e i telefoni che impazzivano.
Due colleghi distesi per terra e due portati di corsa in ospedale. Siamo rimasti tutti senza respiro!
Sono uscite foto, tra le nostre chat, frammenti di corsi ed emergenze passate dove ognuno di noi ricordava Dario e Giorgio nella propria esperienza personale. Questa mattina tutti abbiamo aperto subito il sito ufficiale del corpo nazionale: nessuna notizia ancora!
Poi sale la rabbia: siamo gli unici lavoratori senza copertura INAIL!
Come Unione Sindacale di Base chiediamo da tempo, troppo, di godere di questa copertura. Ma il governo - i governi - hanno altro da fare e un nostro diritto sacrosanto rimane negato, nonostante in questi momenti, in tutti i momenti della giornata di lavoro, ci darebbe quella tutela necessaria a chi come noi di mestiere “salva le vite”.
È necessario, è indispensabile che anche i vigili del fuoco abbiano la copertura INAIL. Non possiamo più accettare di essere l’unica categoria non tutelata quando ci facciamo male o, come nel caso di Catania, piangiamo un dolore estremo!
Noi, vigili del fuoco, con un solo secondo di lavoro guadagniamo una intera vita di stipendio. Ma oggi non vogliamo fare polemica sul salario, 1350€ non giustificheranno mai la vita che facciamo. La copertura INAIL però la pretendiamo per rispetto verso tutti i vigili del fuoco che ogni giorno rischiano la propria vita senza chiedere mai nulla in cambio. Il telefono squilla e noi partiamo ma poi cosa succede?
Come Usb chiediamo che il governo convochi urgentemente le parti affinché si lavori immediatamente sull’acquisizione del diritto INAIL per tutti i vigili del fuoco. Chiediamo ai cittadini di unirsi al nostro dolore ma anche di sostenerci in questa battaglia affinché la perdita di due nostri colleghi non rimanga un freddo articolo di cronaca