I VIGILI DEL FUOCO IN PIAZZA HANNO DETTO BASTA AD UN GOVERNO FATTO DI TAGLI E UMILIAZIONI SOCIALI
Lavoratori,
nella giornata di ieri in moltissime piazze d'Italia e direttamente nei posti di lavoro, per chi è stato giustamente il centro del Soccorso Tecnico Urgente, molti colleghi hanno aderito allo sciopero di oggi facendo sentire il proprio grido di disappunto che in alcune sedi di lavoro ha toccato punte massime di notevole sensibilità sociale. Il tutto deve far riflettere sia l'attuale Governo sia la nostra Amministrazione centrale, i quali sono colpevoli di una politica volta solo all'immagine e concretamente mirata a colpire la classe più debole, che sono la spina dorsale del Soccorso Pubblico Nazionale.
I Vigili del Fuoco con oggi hanno detto basta ad una politica che intende solo danneggiarli sotto svariati punti di vista. previdenza, mancanza di fondi, false promesse che cozzano con una realtà economica che non permette a nessuno di noi di poter affrontare la terza settimana del mese. Altro non sono che la punta di un iceberg colossale che investe tutte le categorie dei lavoratori sia del pubblico che del privato.
La USB PI-VV.F. ha inteso oggi far sentire al Governo quale è il clima che si respira realmente in categoria, ponendo l'accento sull'impossibilità di poter accettare una manovra che penalizza i lavoratori dipendenti ed i futuri pensionati, attraverso un ulteriore peggioramento del sistema previdenziale che per il momenti siamo riusciti a far stralciare, ma che verranno riproposte a breve.
Si è evidenziato come la carenza di fondi mette a repentaglio sia la incolumità pubblica degli operatori, che sempre devono rattoppare mezzi ed attrezzature che sono ormai all'osso, sia il nostro primario destinatario che è il cittadino.
Inoltre, si è evidenziato, come il governo vuole fare cassa con i soldi dei dipendenti eliminando il contributo previsto per gli stipendi alti oltre 90.000 e 150.000?, nonché lasciando inalterati i tagli alla politica. Di contro si và spediti verso la politica delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni, riprendendo a tagliare la politica sociale degli enti locali, bloccando nuovamente i contratti e contestualmente congelando le tredicesime dei pubblici dipendenti.
In pratica non si costruisce una lotta seria contro l'evasione e non si applica alcuna patrimoniale, ma solo tutto ricade e grava sulle spalle di noi contribuenti. ed è evidente che il Governo, confindustria ed i sindacati complici, hanno scelto la strada della lotta di classe. preferendola alla difesa dei lavoratori la tutela del padrone!!!
Oggi sia le piazze sia i luoghi di lavoro hanno sottolineato il disaggio quotidiano nel vedere il concretizzarsi di una lotta intrapresa dai nostri governatori contro la classe operaia, cercando di destabilizzare tutte le certezze economiche sociali che sono diritto inalienabile di ogni lavoratore.
Noi tutti i lavoratori possiamo porre fine rapidamente agli effetti più gravi di questa crisi che si aggrava giorno per giorno togliendo prima di tutto consenso ai sindacati complici che in questi anni hanno dato il loro appoggio firmando di tutto a i governi che si sono succeduti.
In secondo luogo, ognuno di noi deve contribuire organizzandosi in ogni posto di lavoro con le Organizzazioni Sindacali DEI LAVORATORI e costruire reti di collegamento per essere pronti a scendere in piazza per chiedere una differente distribuzione della ricchezza del paese: abbiamo già pagato sufficientemente!!
In questo paese, si sta negando il futuro alle generazioni che verranno, e non possiamo più assistere passivamente all'accumulo di soldi solo da parte di pochi "affaristi", che non contenti distruggono persino quei pochi diritti che i lavoratori avevano conquistato negli anni precedenti.
La giornata di ieri ha dimostrato che ormai non serve stare legati ai sindacati di stato, tanto per avere un privilegio all'interno dei Comandi provinciali, oggi ce necessità di una politica sindacale di largo respiro, una politica che ci permette di vivere nei prossimi anni dignitosamente ed essere sicuri che dopo il lavoro attivo non dobbiamo questuare per mantenere le famiglie.
Invitiamo tutti i lavoratori, dopo la giornata di oggi di avviare un movimento di agitazione di proteste e di lotte che duri nel tempo e cresca fino alla costruzione di una opposizione sindacale con la USB, che determini alcune scelte di questo dipartimento e di questo governo, dia forma al soccorso in questo paese, ma soprattutto si deve partire con una parola d'ordine "un soccorso utile e dignitoso per gli operatori".
La militarizzazione lasciamola ai truffaldini ed ai mitomani del paese, i VIGILI del FUOCO sono stati resi non liberi, o meglio liberi, ma nel senso della liberta dei servi, non della libertà che si deve ai lavoratori e cittadini. Essere liberi non vuol dire poter fare più o meno quello che vogliamo, ma essere non essere sottoposti al potere enorme ed arbitrario di un Dipartimento e Governo che ci vuole annichiliti!!
DI QUESTO DOBBIAMO RENDERE GRAZIA ai sindacati di regime!!
Lavoratori,
vi invitiamo alla partecipazione attiva al sindacato, solo cosi possiamo uscire da questa cappa militare ed oppressiva cui ci hanno collocati con la scusa di essere immuni da qualsiasi taglio..!! riprendiamoci la nostra dignità. la USB è organizzazione sindacale di lotta con i lavoratori, la direzione più avanzata e dialettica l'abbiamo individuata nelle sue forme ormai da anni e come prima condizione è quella di uscire dalle grinfie prefettizie, dopodiché i risultati ed i mezzi per portare avanti le nostre rivendicazioni con un'altra visione di cosa deve essere il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco in questo paese le individueremo con voi.
Continuiamo la lotta seria contro questa crisi generale e contro le organizzazioni di facciata che imbrogliano i lavoratori!!
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