I vigili del fuoco di Alessandria GRIDANO un Forte No alla guerra e alla militarizzazione

Nel quadro delle iniziative contro la guerra indette il 20 marzo dal sindacalismo di base la RdB vigili del fuoco di Alessandria è stata in prima fi

Alessandria -

Si è svolta ieri la manifestazione e il corteo spontaneo contro la guerra in Iraq. La partecipazione cittadina è stata grande, ed è aumentata man mano che il corteo si snodava in Piazzetta della Lega e Corso Roma, scandendo slogan di protesta contro la guerra ed appelli alla pace.

 

Il primo nucleo di manifestanti si è riunito in piazza della Libertà, davanti alla Prefettura, mentre una delegazione della CGIL - CISL e UIL è stata ricevuta dal Prefetto dott. Vincenzo Pellegrini, per consegnare una nota di protesta congiunta.

 

Poco dopo è stata ricevuta la delegazione dei sindacati RDB dei Vigili del Fuoco, che protestavano contro la militarizzazione del Corpo e la mobilitazione per la protezione NBC, nucleare batteriologica e chimica, per la quale, ha affermato il portavoce del sindacato RDB Maccarino, esistono le attrezzature ma non la formazione, oltre alla cronica mancanza di organico che si trascina ormai da anni.

 

Numerosi esponenti politici locali hanno partecipato, da tutti gli schieramenti, riflettendo in questo la media nazionale, che questa guerra proprio non riesce a digerirla, se è vero che l'82% degli italiani sono contrari all'intervento.

 

La manifestazione è cresciuta lentamente di intensità, con la gente che poco a poco, attirata dal suono dei tamburi, dagli slogan e dalle bandiere di tutti i colori, con una predominanza arcobaleno, si aggregava o prendeva frettolosamente un volantino prima di allontanarsi per la sua strada.

 

Alle 18.30 il corteo spontaneo si è finalmente formato, dopo ripetuti appelli, e ha cominciato a muoversi verso il centro cittadino, per portare la protesta a contatto con la gente. Ormai i partecipanti erano parecchie centinaia, e il numero aumentava sempre di più, man mano che gli striscioni di testa davano la direzione da seguire. Gli slogan venivano gridati con passione, e il più gettonato era Fermate la Guerra Ora. Tra i cartelli e gli striscioni esposti vi erano anche numerose prese di posizione contro Bush e Saddam, evidenziando il carattere pacifico e umanitario della protesta, senza prese di parte.

 

Il lungo e colorato serpente di folla aveva tutti i colori della nostra città, dai capelli bianchi di anziani signori in loden alle trecce bionde stile rasta di alcuni ragazzi in abiti hip hop, ma tutti erano presenti per lo stesso motivo, e un senso di partecipazione e unità rendeva questi contrasti meno evidenti, smussava le posizioni politiche, in qualche misura vi era un senso di tacita tolleranza, quasi di comprensione, che era nettamente palpabile all'interno del corteo. La manifestazione ha avuto alcuni gesti simbolici, come quando i ragazzi si sono fermati ad attaccare con il nastro adesivo manifestini con scritto NON ABITUIAMOCI ALLA GUERRA sulle banche ed assicurazioni segnalate dalla campagna Banche Armate, già oggetto di precedenti campagne di protesta dei Disobbedienti.

 

In questo clima pacifico la manifestazione ha attraversato la città, e la città ha risposto, con curiosità, a volte con fastidio, in alcuni casi con scherno o derisione, ma mai con apatia, dimostrando che l'argomento guerra, per fortuna, non ci lascia ancora indifferenti. Il corteo è stato uno lezione di democrazia, un invito al dialogo che mai come in questi momenti merita di essere raccolto, e come tale è stato avvertito dalla maggioranza della nostra città, almeno a giudicare dalla partecipazione.

 

In galleria fotografica le immagini salienti delle manifestazioni dei vigili del fuoco alessandrini