I PUNTELLAMENTI NON SERVONO!!
Cittadini, tenetevi i soldi delle tasse per ricostruire i vostri paesi!!
Niente puntellamenti di strutture private o di opere d’arte da parte dei Vigili del Fuoco!
Non si faranno poiché questi che non hanno più gli “occhi per piangere” da quanto sono stati ridotti i fondi per la loro SOPRAVVIVENZA, non possono acquistare alcun materiale per puntellare, legname, tubi innocenti, chiodi, teli per la pioggia ecc. ecc.
Tutto è in mano ai singoli comuni e quindi ai cittadini.
Il patrimonio culturale delle zone colpite dal sisma invece è in mano alla Sovrintendenza alle Belle Arti, ad un Ministero che anch’esso non ha soldi neanche per finanziare le spese per pagarsi le bollette e lo abbiamo visto con lo stato di degrado in cui versa Pompei ad esempio.
Ora agli italiani devono necessariamente scegliere se continuare a versare i soldi ad uno Stato che in caso di calamità li abbandona o se tenersi tutto il denaro che sarà impiegato per ricostruire ciò che hanno perso.
Noi Vigili del Fuoco quindi, siamo presenti nelle zone colpite dal sisma in numero esiguo rispetto alle esigenze della popolazione; lo ha dimostrato il fatto che in alcune strutture non si ha ancora l’agibilità che consente ai titolari delle strutture stesse di rientrare o di demolire…a spese del comune ma ripristinando con i soldi loro! Che sia il Comune o il singolo cittadino, il denaro deve essere sempre messo dall’Italiano che ha subito il danno!!!
La domanda è d’obbligo: “perché io Italiano che ho subito un danno derivante dalla mancata prevenzione, non posso ricevere aiuti economici dallo Stato a cui verso oltre il 50% di tasse che gravano sul mio reddito e sul mio patrimonio?”
La risposta se la darà il singolo cittadino che alla fine, dopo aver assistito alla parata del 2 giugno, saggiamente e sobriamente farà sue (per forza) tutte le spese per la ricostruzione deducendole però dalle tasse che, a quanto pare, servono a malapena per mantenere in vita banchieri, alta finanza, apparato dirigenziale e parassitismo vario; tutte spese inutili che non consentono di vivere dignitosamente e civilmente in un paese che è tra i Grandi della Terra.
Indurre il Governo a mantenere attivo il Soccorso Tecnico Urgente crediamo sia un dovere non un capriccio; far si che si possa tagliare lo spreco del dualismo tra Protezione Civile e Vigili del Fuoco non è più rinviabile e i recenti fatti lo dimostrano. Noi lo abbiamo proposto già nel 2002 con una legge presentata in parlamento; ci riproveremo sperando che il buon senso prevalga per il bene della Repubblica ed i suoi Cittadini.