I conti tutto a posto ... il paese va bene …
stiamo meglio degli altri paesi ... la Grecia è lontana … i sindacati concertano ed i Vigili del Fuoco possono stare tranquilli!!!
Evitiamo preamboli politici; in questi giorni abbiamo già dato ampio spazio a quello che sta succedendo nel paese e ripartiamo dall’esame degli effetti che questa manovra comporterà in generale sui lavoratori ed in particolare sul Corpo nazionale Vigili del Fuoco. Una sola riflessione ed è quella che non abbiamo mai avuto fiducia in questo Governo, ma anche degli “altri”; ne è un esempio il fatto che ultimamente quando abbiamo incontrato il Sottosegretario agli Interni, ci siamo limitati a consegnare un foglio bianco, quelle erano le nostre richieste, la dimostrazione che questa politica non serve ma soprattutto quello che dicono e quello che scrivono, alla fine si riduce a sola carta trasparente!
I Vigili del Fuoco da questa manovra ne escono in caduta libera, un ente in pieno affanno, personale che da sotto inquadrato adesso passa a sotto manovalanza...... altro che specificità!
Con una certa curiosità aspettiamo in questi giorni di leggere quali e quanti saranno i Sindacati che si prenderanno i meriti di questa manovra; siamo certi che mentre i padri dei Sindacati di Stato danno la loro incondizionata adesione alla manovra … i figli, quelli di categoria, si agiteranno, tanto per essere coerenti con il prendere per i fondelli l’intera categoria. Sono tali e quali al LORO Capo di questo Governo; quando bisogna essere ottimisti esce lui col sorriso a 365 denti, quando invece le cose vanno male manda avanti le cornacchie ad annunciare le nefaste manovre.
Cosa succede in categoria:
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taglio delle risorse al ministero dell’interno – altro 10% ( da ricordare che le lenzuolate di Bersani, la manovra di Prodi e la manovra di Berlusconi avevano già tagliato il bilancio del 28% ) ancora di più un soccorso da pezzenti e straordinario dello straordinario … anche se pure sugli accessi i rubinetti si stanno seccando!;
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tagliati i soldi della specificità – già bisognava individuarli in successivi provvedimenti ora spariscono;
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CCNL aumenti secondo l’inflazione programmata 3,2 – quindi al disotto di tutte le previsioni (vedrete che domani ci diranno “”ci dobbiamo accontentare siamo una categoria di fortunati “);
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CCNL – 2010/12 bloccato e congelato fino al 2013;
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Passaggi di qualifica, riqualificazione SATI e modifica della 217/05 – nemmeno a parlarne;
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Previdenza – blocco delle finestre di uscita;
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Automatismi contrattuali – bloccati;
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Abbattimento delle garanzie della legge 104/92.
A quanto sopra vanno aggiunti i tagli che si abbattono sugli enti locali che si traducono in riduzione di tutte quelle prestazioni sociali che ognuno di noi usufruisce nelle proprie città.
Unica risposta è la piazza: è necessario che da subito i lavoratori prendano coscienza che la manovra finanziaria voluta da questo esecutivo ed avallata dai sindacati di Stato non può essere pagata sempre dai lavoratori di questo paese: non pensate che andando a lavorare di più, accedendo a più vigilanze ed altre amenità si risolva il problema .... siamo agli sgoccioli.