HANNO LA FACCIA COME IL CULO!!!

Cagliari -

Si è svolto ieri l’ incontro, da noi sollecitato, con il Direttore Regionale per definire e fare chiarezza sull’ invio del personale Sardo al terremoto che ha devastato l’ Italia centrale.

Come volevasi dimostrare tutti ora, chiedono l’ invio di tutto il personale operativo nelle zone terremotate. Certo che il sentirsi messi all’ angolo da chi già nel passato aveva contestato la scelta di inviare una sola componente del personale operativo, ha scatenato quel senso di altruismo mai visto prima, verso tutti i lavoratori. La paura, poi, di perdere ulteriori pezzi (consensi), ha fatto invertire la rotta a chi nel passato si vantò addirittura di essere stato l’ artefice di tale risultato: di riuscire a mandare al terremoto almeno i SAF.

Eppure nel 2009, rimanemmo da soli a denunciare una situazione diventata insostenibile. Per circa due anni infatti, i soli qualificati SAF vennero inviati a L’ Aquila. L’ intento ufficiale era la messa in sicurezza di alcuni monumenti (lavorando in altezza con le corde), il motivo reale era, ed è, di cercare di vendere nel migliore dei modi l’ immagine del CNVF, oramai sempre più decadente, dilaniato dai tagli lineari adottati dai vari governi e aggravati dalla nostra dirigenza, sempre più attenta alle parate militari che al soccorso quotidiano.

Abbiamo sollevato il problema del rischio Amianto, presente nella zona del sisma. Ci è stato risposto che “la sicurezza è una prerogativa del comandante di cratere”(parola di Direttore), che “in questi casi è opportuno lavorare con gli autoprotettori " (parola di 1° Dirigente di Cagliari…..!!!!!). Abbiamo la vaga sensazione che qualcuno non sa come si lavori in un terremoto, o, cosa comporta lavorare in spazi confinati!!! Tutti hanno fatto spallucce.

Abbiamo chiesto a riguardo che al personale inviato in missione venga perlomeno consegnata, apposita maschera filtro!!! Niente, come sopra. Bisogna rivolgersi al comandante di cratere. Sic!?!

Abbiamo, in solitudine, sollecitato criteri trasparenti di invio del personale. Nulla di fatto. Il tutto lo si deve risolvere in ambito Provinciale. Ciò che interessa alla dirigenza regionale è ben altro: riuscire a chiudere qualche convenzione ( Beni culturali?) mirata alla messa in sicurezza di qualche campanile.

L’ importante è fare cassa (dove ai lavoratori vengono date le briciole, alla Dirigenza la certezza di una brillante carriera), a discapito del soccorso tecnico urgente nella Regione, la quale si vede, e vedrà , sempre più abbassato il dispositivo di soccorso.

Cari colleghi, che dire. Abbiamo capito che, per lavorare in altezza al terremoto  bisogna essere specialisti, per lavorare nei propri Comandi, basta un’ autoscala priva del cestello!?!