GRAVI CARENZE IGIENICO-SANITARIE E DI SICUREZZA PRESSO IL COMANDO DI ROVIGO

Rovigo -

 

A: Capo del Corpo Nazionale VVF

Ing. Eros MANNINO


 

Agenzia del Demanio

Direzione Territoriale del Veneto


 

Ufficio Centrale Ispettivo

Ufficio per l'attività di vigilanza ispettiva in materia di sicurezza sul lavoro

Ing. Marcello LOMBARDINI


 

Direzione Interregionale Veneto e T.A.A.

Ing. Cristina D’ANGELO

 

E, p.c. Comando Vigili del Fuoco ROVIGO

Ing. Alessandra BASCIA’

 

OGGETTO: Gravi carenze igienico-sanitarie e di sicurezza presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Rovigo

 

L’Unione Sindacale di Base Vigili del Fuoco di Rovigo denuncia la gravissima situazione igienico-sanitaria e di sicurezza in cui versa il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Rovigo, condizione ormai non più tollerabile per il personale in servizio e incompatibile con le più elementari norme di sicurezza sul lavoro.

Nonostante le ripetute segnalazioni e richieste di intervento, l’Amministrazione continua a ignorare i problemi strutturali, limitandosi a misure tampone o, peggio, a scaricare responsabilità e rischi sul personale operativo e amministrativo.
 

1. Bagni camerate

  • I bagni delle camerate 3 e 4 sono vietati all’uso per una grave perdita d’acqua dagli scarichi nella sottostante autorimessa.
    Il problema, segnalato sin dal marzo 2025, è stato “risolto” semplicemente chiudendo gli accessi, lasciando il personale senza servizi igienici funzionali.

  • Anche i bagni delle camerate 1 e 2 risultano in condizioni igieniche indecenti: crepe nei rivestimenti, docce vetuste e presenza diffusa di muffe impossibili da rimuovere.

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2. Ascensore per disabili

L’ascensore interno è fuori servizio da oltre due mesi, impedendo la mobilità di tre colleghi con disabilità, di cui uno in carrozzina.
Il Comando si è giustificato affermando che “non ci sono fondi”, dichiarazione inaccettabile e discriminatoria, che viola i diritti delle persone con disabilità e i principi basilari di sicurezza e dignità del lavoro pubblico. (immagini 9-10-11-12)

3. Portoni sezionali

  • Nella sede centrale di via dell’Ippodromo, su cinque portoni, tre sono completamente fuori uso, creando ritardi e rischi nell’uscita dei mezzi di soccorso.

  • Stessa situazione nei distaccamenti di Adria e Castelmassa, dove si è arrivati al punto di far intervenire il personale operativo per riparazioni di fortuna, nonostante non sia personale tecnico abilitato.
    Queste pratiche violano ogni norma in materia di sicurezza e espongono i lavoratori a responsabilità e pericoli evitabili. (immagini 13-14-15-16)

 

4. Linea riscaldamento piano primo

Alla riaccensione dell’impianto termico si è accertata la rottura della linea di riscaldamento del primo piano, lasciando tutti gli uffici al freddo.
La riparazione, complessa, non è ancora stata avviata.

5. Linea gas – rischio grave e immediato

Già nell’agosto 2024, durante lavori di manutenzione, è emerso che la linea principale del gas è interrata insieme ad altre tubazioni e completamente immersa nell’acqua, con evidenti segni di corrosione e degrado.
Nonostante la segnalazione al Demanio (proprietario dell’immobile) e l’impegno a intervenire entro novembre 2024, a distanza di oltre un anno non è stato fatto nulla.
Questa situazione costituisce un pericolo costante e grave per il personale e per chiunque acceda alla sede, comprese scuole, famiglie e bambini invitati durante cerimonie e corsi formativi. (immagini 17-18-19-20-21)

6. Porta tagliafuoco autorimessa

Da oltre due anni, la porta tagliafuoco che separa l’autorimessa dall’atrio principale non si chiude correttamente e viene tenuta aperta con una cinghia in tela rossa.
Un fatto incredibile e gravissimo per una struttura che dovrebbe rappresentare l’eccellenza nella prevenzione incendi. (immagini 22-23-24-25)

7. Magazzino principale – Via De Polzer

All'interno dello stabile che ospita sia gli automezzi della colonna mobile, dove anche qua ci sono portoni sezionali da sistemare e rattoppati dal personale, c'è anche il magazzino centrale. Magazzino all'interno del quale ci sono i DPI destinati al personale in servizio, attrezzature di caricamento degli automezzi e deposito di detergenti e oli. I DPI sono all'interno di scaffali e armadi che non sono chiusi ermeticamente, favorendo l'ingresso di insetti e di topi. Il magazzino è privo di un'adeguata ventilazione e d'estate, per il personale che vi opera all'interno, diventa molto problematico eseguire i propri compiti perchè le temperature raggiungono i 45 gradi, contravvenendo alle più semplici regole del D.lgs. 81/08, mettendo in serio pericolo la salute del personale. (immagini 26-27-28-29-30)

 

8. Sala CED

Da circa un anno, la sala CED è priva di raffrescamento e ventilazione, con rischio costante di blocco dei sistemi informatici che garantiscono la gestione del soccorso.
Sebbene il Comando si sia attivato a seguito di nostre segnalazioni, la Direzione Interregionale non ha ancora risposto.

9. Cancelli e sistemi di accesso

I cancelli e le barriere della sede centrale funzionano esclusivamente tramite un sistema di apertura gestito da un’applicazione Telegram su dispositivi personali.
Ciò comporta rischi elevatissimi di violazione informatica e accesso non autorizzato, inaccettabili per una struttura strategica di sicurezza pubblica.

10. Montacarichi per derrate alimentari

Come da documentazione fotografiche in condizioni non accettabili per la funzione

(immagine 31)

 

La situazione rappresenta una grave violazione delle norme in materia di salute, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008).
Il personale dei Vigili del Fuoco di Rovigo è quotidianamente esposto a rischi concreti, mentre l’Amministrazione non assume alcun provvedimento risolutivo, continuando a ignorare le responsabilità datoriali.

La USB Vigili del Fuoco di Rovigo pretende un intervento immediato:

  1. Del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e della Direzione Interregionale Veneto e T.A.A.;

  2. Del Servizio di Prevenzione e Protezione e dell’RSPP territoriale;

  3. Del Demanio dello Stato, in qualità di proprietario delle strutture.

In assenza di risposte concrete e tempestive, la scrivente Organizzazione Sindacale si riserva di interessare gli organi competenti e a valutare ogni forma di mobilitazione e denuncia pubblica a tutela della sicurezza e della dignità del personale.

 

 

Per Il Coordinamento Regionale USB VVF Veneto

Enrico Marchetto