Gestione del personale Comando Roma

Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile prefetto Paolo Francesco TRONCA

 

Al Direttore Regionale Lazio dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ing. Luigi ABATE

 

Roma -

La situazione emergenziale in atto ha evidenziato nel comando di Roma delle arbitrarietà dirigenziali alle quali non avremmo mai creduto di assistere. In primo luogo sono ignorate le corrette relazioni sindacali.  

Per quanto poco accondiscendente sia questa O.S. nei confronti dell’amministrazione, riteniamo grave la totale e continua assenza di riscontro ad ogni richiesta d’incontro che la struttura provinciale inoltra al dirigente del comando in parola, ancor più nella concitata situazione venutasi a creare, ove ci aspetteremmo il comportamento equidistante e trasparente, proprio delle democrazie avanzate.         

Riguardo alla gestione del personale, rileviamo che in tal comando il personale viene obbligato, e a detta dei lavoratori sotto minaccia di sanzioni disciplinari e di denuncia penale, al reintegro delle unità inviate presso le zone terremotate. Negli ultimi giorni si è arrivati anche a trattenere in servizio il personale smontante, per altre dodici ore di straordinario, perché nel turno montante, a causa di trasferimenti, ferie ecc, non vi erano operatori sufficienti a coprire il servizio. È singolare che il dirigente non riesca ad attuare un metodo di equa distribuzione del disagio costringendosi a ricorrere a metodi coercitivi, è sconcertante che s’ignorino i palesi sintomi dell’accumulo di stress psico-fisico che il personale coscienziosamente denuncia e che una più oculata gestione avrebbe potuto evitare.          

Dal nostro punto di vista, i lavoratori del Corpo sono persone con umani limiti fisici e non numeri da utilizzare per occupare le caselle che una mala gestione, quando non sembri una connivenza, ha cagionato.  

Non vogliamo tediarLa oltre, pur nella consapevolezza che un’efficiente dirigenza avrebbe dovuto saper dirimere a monte vicissitudini di carattere provinciale.        

Nell’attesa di un cortese cenno di riscontro Le inviamo distinti saluti.