GESTIONE DEGLI INTERVENTI DI RICERCA PERSONA

Vicenza -

 

A:         Comando Vigili del Fuoco di Vicenza

Arch. Giuseppe COSTA

 

e, p.c.        Direzione Interregionale Veneto e T.A.A.

Ing. Cristina D’ANGELO

 

 

 

 

OGGETTO: Gestione degli interventi di ricerca persona

 

Spett.le Comando,
 

la Scrivente Organizzazione Sindacale intende portare alla Vostra attenzione alcune osservazioni riguardanti situazioni che hanno limitato la risposta operativa e/o ridotto il dispositivo di soccorso in ambito provinciale presso il Comando di Vicenza.

In particolare, si fa riferimento agli interventi di ricerca persona, nei quali dovrebbero essere impiegate diverse risorse umane e specializzate. A causa della rilevante carenza di personale, il Comando tende spesso a ridurre in modo significativo la risposta operativa ed è frequentemente costretto a chiudere o mantenere al di sotto del numero minimo le sedi distaccate.

A titolo di esempio, l’intervento di ricerca persona iniziato il giorno 2 ottobre u.s. ha comportato notevoli difficoltà operative e di copertura territoriale, poiché sono state impartite dal Comando disposizioni non conformi alla configurazione operativa standard prevista per tale tipologia di eventi.

In primo luogo, la figura di Responsabile delle Operazioni di Soccorso (R.O.S.), attribuita dalla circolare al funzionario di guardia — il quale non è mai stato presente sul posto —, è stata assegnata a un qualificato, determinando una situazione di responsabilità non adeguata rispetto alla qualifica rivestita. Inoltre, presso l’U.C.L. mancava la presenza di un addetto formato all’utilizzo del mezzo e delle relative funzionalità, ruolo che di norma corrisponde a un operatore della sala operativa.

Per garantire un assetto di ricerca, seppur sotto la composizione minima, si è reso necessario far confluire sul luogo dell’intervento personale proveniente da altre sedi, con la conseguente riduzione, o addirittura chiusura per più giorni, di una sede distaccata.

Facendo riferimento all’art. 79 del D.P.R. 64/2012, si chiede di conoscere per quale motivo non sia stato previsto il reintegro del personale, come stabilito in tali circostanze, considerato che la normativa contempla il richiamo di unità operative in caso di emergenze locali che richiedano un’integrazione del dispositivo di soccorso. È opportuno ricordare che la “ricerca persona” è classificata come emergenza locale.

L’intervento in questione si è concluso il giorno 8 ottobre alle ore 20:00, lasciando il distaccamento di Schio non operativo per il soccorso ordinario, con conseguenti ritardi nella gestione di diverse richieste d’intervento provenienti dal territorio di competenza e gestite da sedi più distanti. Incendi, soccorsi a persona e incidenti stradali sono stati affrontati dalla sede di Arzignano, Thiene e Asiago allungando i tempi di risposta ai soccorsi.

Alla luce di quanto esposto, si chiede di ribadire ai funzionari la corretta applicazione del piano di ricerca persona, con particolare attenzione:

  • alla corretta composizione della risposta operativa e all’impiego del personale;

  • al coordinamento del R.O.S., attribuibile esclusivamente al funzionario di guardia;

  • al reintegro del personale necessario a garantire la composizione minima del dispositivo di soccorso ordinario in ambito provinciale.

In attesa di un sollecito riscontro alla presente e disponibili al confronto, si porgono distinti saluti.

 

 

Per Il Coordinamento Regionale USB VVF Veneto

Enrico Marchetto