GENOVA CONTINUA IL FRONTE DI LOTTA PER IL RILANCIO DEL SOCCORSO TECNICO URGENTE

Genova -

Lavoratori,

l’assemblea di Genova ha visto il proseguo di un fronte di lotta in difesa del diritto e la dignità del lavoratore che in tutta la Liguria vede USB come elemento catalizzante principale. In seno all’assemblea nasce il primo coordinamento precari USB VVF Liguria. Che ha scelto di non aderire al “mattatoio” dei richiami e ha dato il là all’inizio di un percorso che chiede assunzioni e re-internalizzazione dei servizi.

A questo si aggiunge il ragionamento delle dotazioni organiche e del famoso rapporto europeo di 1 VF ogni 1000 abitanti che qui a Genova, come nel resto del Paese, è di 1 VF ogni 15000 abitanti. Del degrado delle sedi di servizio e il conseguente scadimento del livello di vita nei luoghi di lavoro.

L’assenza di sensibilità dell’amministrazione sull’applicazione del Dlg 81 e della vettura di servizio, quest’ultima è il simbolo del processo di schiavizzazione che l’amministrazione ha intrapreso contro i lavoratori, dimostrando che il loro vero obbiettivo è la svendita del diritto e lo smantellamento del soccorso.

Abbiamo affrontato il problema della privatizzazione del soccorso, attraverso l’uso di formule che ricattano il cittadino già oppresso dalla TASI. Non sottovalutato il problema dei servizi ormai sono ridotti all’osso e del rapporto di lavoro che è sempre più precarizzato, il chiaro esempio è stata la gestione emergenza idrogeologica.

L’assemblea unanime ha deciso che bisogna rilanciare il soccorso tecnico urgente attraverso un disegno di legge che ha come punto centrale la riforma di tutto il soccorso e il sistema di protezione civile del paese, fuori dalla dinamica dei tagli a delle privatizzazioni.

UNO DEGLI APPUNTAMENTI È LA TAVOLA ROTONDA DEL 23 GENNAIO A GENOVA

L’obbiettivo è il rilancio e la difesa della classa lavoratrice attraverso un processo che ci vedrà impegnati giornalmente. Perché il corpo nazionale è la risorsa sociale del Paese è USB lotta per il rilancio.