Gallina vecchia non fa buon brodo.
Continuano le proteste per le autoscale da museo.
Al Comandante Prov. VVF Milano
Ing. D. Pellicano
Epc a tutto il Personale
Oggetto: autoscala targa VF 8716 disco 301.
La RdB chiede di conoscere quale iniziativa il comando intenda adottare riguardo all’utilizzo dell’AS in oggetto, attualmente assegnata presso il distaccamento di Magenta.
Tale assegnazione (novembre 2002) è avvenuta dopo che la RdB e il personale permanente (autista e non), aveva giustamente e per lungo tempo, protestato contro l’utilizzo di un simile catorcio. Il dislocamento aveva riabilitato al servizio operativo la suddetta AS, dopo che da diversi anni era stata utilizzata saltuariamente ed esclusivamente in mancanza di altre AS.
Il motivo di questa richiesta è da ricondurre al fatto che il 29 e 30 luglio ’05, questo mezzo è stato temporaneamente dislocato presso il distaccamento di p.le Cuoco, sede che effettua un numero considerevole di interventi.
Cogliamo l’occasione per ricordare che stiamo parlando di un mezzo del 1968, con oltre 37 anni di servizio, del peso di 13 tonnellate, un’estetica ed una funzionalità valide per un museo, ma non per il servizio di soccorso e che è ancora dotato di un sistema frenante di tipo idropneumatico, concepito negli anni 40/50, quindi obsoleto e non rispondente alle normative CEE contenute nel DM del 5/9/86.
A titolo di informazione, specifichiamo che tali norme impongono ai veicoli oltre le 10 tonnellate, un sistema frenante pneumatico integrale con circuito sdoppiato ausiliario che, in caso di avaria all’impianto principale, interviene automaticamente bloccando l’asse posteriore, evitando così immaginabili conseguenze.
E’ bene ricordare che le AS 684 e le APS 160 hanno un impianto frenante pneumatico integrale, ma sono anch’esse sprovviste di questo sistema di sicurezza.
Specifichiamo che a suo tempo La RdB contestò l’ultimo dislocamento, ritenendo che se la motivazione avesse avuto ragioni strategico/operative, il Comando avrebbe dovuto assegnare una Autoscala tipo 684. Inoltre si ribadisce un dato, che dal 2002 ad oggi, a seguito anche della nostra pressante attività sindacale, sono state assegnate 4 autoscale ad assetto variabile. Pertanto riteniamo inconcepibile che la cittadinanza, ed il personale permanente e volontario, vengano esposti a potenziali rischi nella circolazione.
Non vorremmo rilevare la triste considerazione della volontà del passato di perseguire la politica della riparazione sempre, comunque e ad ogni costo. In tal senso, la recentissima ristutturazione della AutoGru Cristianini da 16 Tonnellate (del 1973) per un costo di oltre 35.000 euro, lascia più che perplessi! E’ un fatto che gli automezzi vecchi, per mantenerli in efficienza, necessitano di inteventi importanti e numerosi, con conseguenti disponibilità ecomomiche, attualmente non disponibili.
In particolare siamo a conoscenza che lo stesso Ufficio Macchinario del Dipartimento ha inviato una nota alla Iveco Mezzi Speciali, la quale inibisce la disponibilità ad effettuare interventi su automezzi antecedenti il n° di targa 10.000 (la autoscala in questione ha una targa VF 8716).