Formazione VV.F…

senza danee

 

Milano -

In seguito alla nota RdB 18/07 del 21/2/07 indirizzata al Comando, inerente il quesito se il Dipartimento Centrale Formazione avesse dato autorizzazione e copertura finanziaria per la spesa di ca 50.000 euro, per i corsi previsti a livello provinciale nel 2007, è giunta la risposta, del Comando correlata dalla nota 142/16/2/2007 del responsabile della formazione centrale, in cui si afferma che le risorse finanziarie sul cap.1976, consentiranno il solo svolgimento dell’attività formativa prioritaria d’obbligo (corsi di primo ingresso VVPP e altre qualifiche, passaggi di qualifica a CS/CR e Amministrativi), pertanto non vi saranno aperture di credito ai Comandi. In conclusione, così come per altri settori… GHE MINGA DANEE!

 

Visto l’andazzo, siamo stati facili profeti anticipando la “novità” con un comunicato (Formazione VVF…o business solo per alcuni?), anche se nel frattempo si è verificata una turboaccelerazione nell’emanazione di corsi, sia al livello Provinciale che Regionale. Resta solo da capire quali corsi svolti, o in svolgimento, riusciranno ad essere coperti finanziariamente…

 

Partendo dal fatto che la RdB-CUB ha sempre ritenuto la formazione elemento indispensabile per il completamento professionale del VIGILE del FUOCO, ha constatato però il moltiplicarsi di “specialità” e relativi SPIN-OFF, se non veri e propri “doppioni” delle stesse. Chissà se ora che sono venuti a mancare i piccioli anche in questo settore, chi detiene il controllo del SAPERE, riveda la strategia tesa magari a colmare la voragine formativa, attuale e futura delle nuove leve. Cosa di non poco conto, considerate le migliaia di pensionamenti. Speriamo anche che gli stessi “Saggi”, che hanno contribuito alla formulazione del nuovo regolamento che prevede 12 mesi (1872 ore) di corso per formare un VP, lasciando invece sempre 120 ore per i Volontari! Oppure 3 mesi per i passaggi di qualifica CS/CR, mentre per i Volontari è sufficiente accedere alle qualifiche per via informatica. O ancora, le enormi difformità nella formazione tra un autista VP ed un Volontario, visto che per quest’ultimo non serve neanche l’istruttore per l’abilitazione alla guida di mezzi pesanti in sirena.

 

Difficile uscire da questo vicolo cieco senza nuove strategie e soldi, però alcune cose a costo ridotto si potrebbero fare. Innanzi tutto ricostituire il tessuto formativo, in primis gli Istruttori che formino principalmente chi deve essere operativo nei Comandi visto, oltretutto, che il personale proveniente dalle SFB viene assegnato senza le abilitazioni necessarie per l’espletamento del servizio di soccorso. Tale formazione dovrebbe essere strutturata a livello Regionale o Interregionale, con il controllo diretto del Dipartimento della Formazione Centrale.

 

Ci sono molti Comandi che hanno un numero insufficiente di Istruttori per la formazione del personale che, forse vale la pena ricordare, servono ad attivare e mobilitare il dispositivo di soccorso. Così come alcune professionalizzazioni create negli ultimi tempi, che di fatto hanno surclassato l’obbiettivo principale, cioè quello di portare il soccorso tecnico generico alla popolazione.

 

Differentemente ci sarà da registrare la volontà a tutti i livelli di perseguire la strategia di delegare questo compito ai Volontari… ed alla Protezione Civile! Con buona pace della logica e del gran parlare che vedrebbe il coordinamento del soccorso e delle attività inerenti, compito primario del Corpo Nazionale VVF.