FORMAZIONE REGIONALE VENETO
Il giorno 20 dicembre presso i locali della Direzione Interregionale Veneto e T.A.A. si è svolta la riunione per la formazione regionale 2025
INTEGRAZIONE VERBALE FORMAZIONE REGIONALE
Con la presente si integra il verbale di convocazione regionale del 20 dicembre svolta presso la sede della Direzione Interregionale Veneto e T.A.A.
Innanzitutto ci preme sottolineare che per la partecipazione a diversi corsi sia necessario il retraining TPSS e che, a causa della circolare TPSS, i Comandi si trovino in netta difficoltà a fornire a tutti i colleghi le due giornate formative. Di conseguenza è preclusa la partecipazione creando disparità di trattamento. Si chiede quindi una deroga per evidenti carenze dovute ad una circolare che dimostra la fallimentare gestione della formazione a livello centrale che non tiene conto della realtà lavorativa dei vigili del fuoco.
Riteniamo le preselezioni per tutti i corsi di formazione motivo di perplessità e a volte di criticità dovute a metri di misura diversamente applicati e per una sorte di “gara” tra i colleghi che tende a disunire il personale.
I corsi in modalità FAD hanno l’unico aspetto positivo la formazione di molti discenti ma, vista l’esperienza, gli stessi discenti non vengono affiancati da dei docenti nel territorio per poter avere un confronto e supporto. Auspichiamo che, se la direzione intenda proseguire con questa modalità, venga attuata una modalità FAD ma con l’ausilio di formatori nei Comandi interessati.
Altro punto critico, riferito agli anni passati, è che spesso le comunicazioni di inizio corso non vengono fornite ai comandi attraverso una nota ufficiale. Spesso si usano canali non ufficiali (chat) che non riescono a raggiungere tutto il personale privilegiando chi risponde per primo. Si ricorda che H24 esiste un servizio di guardia presso le sedi e che possa essere interpellato in caso di urgenza e la concomitante chiusura degli uffici formazione delle sedi.
In merito ai corsi interprovinciali si chiede di poter corrispondere a tutto il personale l’orario di trasferimento come orario aggiuntivo al normale orario di lavoro. Il personale che di fatto è impegnato ad un corso fuori provincia, oltre alla corresponsione della missione, deve essere riconosciuto economicamente il tempo necessario a recarsi nella sede di svolgimento. A tal proposito si fa riferimento, a titolo esemplificativo,alla ricognizione effettuata dalla direzione centrale emergenza per il potenziamento del comando di Roma a supporto dell’evento Giubileo e la corresponsione delle ore di trasferimento di tutto il personale ma più semplicemente la normativa in materia di missioni che prevede la custodia di beni e mezzi dell’amministrazione.
Per i corsi di Sala operativa crediamo sia necessaria l’istituzione di un gruppo di lavoro per pianificare al meglio questo tipo di corso, sia per la grande responsabilità degli addetti formati, sia per la mancanza di un pacchetto didattico nazionale. A tal proposito ci rendiamo da subito disponibili ad un incontro per definire le criticità di diversi comandi che basano il corso di S.O. solo su applicativi ministeriali e non su diversi aspetti riguardanti la corretta formazione di personale a svolgere tale mansione. Segnaliamo a tal proposito l’anomalia del Comando di Treviso che riduce a sola una settimane di corso. L’operatore di S.O. è altamente responsabile della gestione del soccorso nelle prime fasi e deve rispondere in maniera adeguata e rispondere a tutte le procedure da adottare in ogni singolo caso.
In riferimento a Comandi con difficoltà a reperire personale da inviare a corsi riteniamo che debbano essere stanziate risorse aggiuntive in quanto i capi servizio, vista la grave carenza di organico in regione, molte volte sono costretti a negarne l’accesso.
Auspicabile inoltre che vengano stipulate convenzioni con strutture esterne all’Amministrazione (centri natatori, palestre etc) al fine di dare la possibilità ai colleghi di mantenere e allenarsi nelle specialità del CNVVF.
Segnaliamo la difficoltà per molti colleghi di diventare formatori di settore in quanto esiste una selezione immotivata, molto severa e poco chiara dovuta a diversi aspetti molte volte poco trasparenti. Lavoratori che per tempo si sono preparati, anche durante il tempo libero, si sono visti bocciati con assurde motivazioni creando, oltre che una mancanza di fiducia nei confronti dell’amministrazione, un danno ai Comandi della regione che si ritrovano con pochissimi formatori rispetto ad altre regioni.
Particolare attenzione deve essere rivolta al personale amministrativo nei comandi anche attraverso seminari da svolgere in orario di servizio con il supporto della direzione per fare in modo che il lavoro amministrativo sia equivalente in tutti i Comandi.
per Il Coordinamento Regionale USB VVF Veneto
Enrico Marchetto