FORMAZIONE QUESTA SCONOSCIUTA...
Per il 2018 nel Lazio un vergognoso budget di poco più di quattro euro a vigile del fuoco!
Lavoratori,
Ammonta ad appena 11 mila euro (praticamente lo stesso importo del 2017) la somma destinata a tutta la formazione in ambito regionale; ciò significa che i cinque comandi della nostra regione devono spartirsi questa esigua somma, che diviso per tutti i lavoratori del Lazio, fa appena 4,58 euro per ogni vigile del fuoco!
Una cifra ritenuta da noi offensiva, che di fatto vanifica ogni speranza di formazione nella Regione.
Al comando di Roma, che a livello di formazione è uno degli ultimi Comandi in Italia, anche i corsi base sono divenuti un obiettivo irraggiungibile per il personale, nonostante questo comando, come gli altri del Lazio, vista la prossimità con le SFB, SFO e ISA, dovrebbero essere avvantaggiati nella formazione… cosa che invece non avviene!
Sarà quindi difficile che per il 2018 si riesca a fare i 29 corsi proposti contro i 45 del 2017, sapendo che la DCF, anziché incentivare, cassa il 40% ed oltre delle proposte formative che gli pervengono: un disastro totale! Ad esempio, sono anni che figure come gli Specialisti Nautici non riescono più ad effettuare corsi specifici di formazione e/o aggiornamento professionale strettamente attinenti alla loro specialità; e questa latitanza da parte dell’amministrazione si riscontra sia a livello centrale che periferico, violando palesemente quanto prescritto dalle normative internazionale dell’International Maritime Organization (IMO). Se solo i nostri dirigenti si degnassero di prendere in considerazione solo alcune prescrizioni di questo organismo internazionale di certo capirebbero che il percorso formativo di un padrone di barca, di un motorista navale, o di un componente dell’equipaggio operativo non si può limitare al corso antincendio navale o di soccorritore aquatico!
Se la formazione è al palo, i re training ed i mantenimenti sono azzerati: “senza fondi, senza istruttori, senza incentivi economici (si fa quasi tutto a “recupero ore”), ma anche senza palestre e piscine, risulta impossibile qualsiasi tentativo di formare e aggiornare il personale vv.f. della regione!”.
A conti fatti, se la formazione è innanzitutto prevenzione e sicurezza, ci dovremmo aspettare un aumento degli infortuni e dei rischi per i vigili del fuoco del Lazio. A tutto questo noi di USB non ci stiamo e, esigiamo dai vari responsabili dell'amministrazione fondi adeguati per una formazione più completa possibile che deve essere portata a termine prima dell’assegnazione ai comandi e non successivamente (vedi corso S.O., patenti di guida, ecc.). In virtù dei deficit formativi, chiediamo la sospensione delle sezioni operative alluvionali fino alla completa preparazione di tutto il personale che è chiamato ad operare in tali scenari (corso patenti nautiche, abilitazione per i mezzi anfibi, autoprotezione acquatica, ecc.). C’è la necessità di riportare l’ufficio formazione del comando di Roma presso la sede centrale; inoltre andrebbe incrementata la sinergia con la Scuola Centrale di Formazione e con quella di Formazione Operativa per garantire al personale di Roma e degli altri comandi del Lazio il giusto grado di preparazione e aggiornamento professionale. Per chiudere vogliamo ricordare che a tutto ciò vanno aggiunti adeguati incentivi economici per istruttori e corsisti, smettendola di accumulare ore di recupero irrecuperabili!