CONTRO LE MANOVRE DI GOVERNO CHE DI FATTO DISTRUGGONO IL C.N.VV.F.

Lavoratori,

si è svolto oggi in piazza Unità d’Italia a Trieste un presidio a cui hanno partecipato numerosissimi lavoratori del Corpo Nazionale VVF dell’Unione Sindacale di Base.

Il Flash-Mob, sullo stampo di quanto fatto pochi giorni fa a Genova, è stato in concomitanza con il convegno d’apertura delle celebrazioni del 50° anniversario dell’istituzione della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia. Il Presidente Tondo ha ricevuto un delegazione USB, che ha illustrato gli effetti negativi che i recenti provvedimenti governativi stanno determinando sul servizio di salvaguardia e sulla stessa cittadinanza che rischia di non poter fare affidamento sulla tempestività di un efficace servizio d’intervento e di soccorso.

Il Presidente, condividendo i timori espressi dalla USB si è impegnato a dare seguito all’incontro odierno, attivando una specifica riunione con gli assessori competenti, al fine di avviare un confronto sulle spinose problematiche relative al soccorso prestato dal Corpo Nazionale dei VVF.

Abbiamo lasciato al Presidente un documento che illustra gli effetti negativi, che i recenti provvedimenti governativi, stanno determinando nel Corpo dei Vigili del Fuoco e sulla cittadinanza, che rischia di non poter più contare sulla tempestività di un efficace servizio d’intervento di soccorso (riforma delle pensioni, così il personale sarà sulle autopompe fino e oltre i 62 anni, niente mezzi di soccorso, difficoltà con i fornitori per le riparazioni, organici scarsi, ma riempiti di precari, che non avranno mai un futuro in termini di assunzione, tanto per citarne alcuni).

Inoltre il documento propone delle soluzioni per collocare i VV.F fuori dal Ministero Interno e alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri per poter creare assieme ad altre realtà una nuova e moderna Protezione Civile e per riappropriarsi di quel ruolo naturale di previsione, prevenzione e soccorso tecnico urgente che sono il DNA dei VV.F e consentire un vero e proprio servizio sociale alla popolazione.

CONTRO LE DIRETTIVE DI QUESTO GOVERNO PROSEGUIRANNO LE INIZIATIVE PER EVITARE LA CHIUSURA DEI COMANDI PROVINCIALE AZZERANDO IL DISPOSITIVO DI SOCCORSO ALLA POPOLAZIONE.