Finanziaria: la manovra bis
Le dichiarazioni dei coordinatori nazionali della CUB e della RdB Pubblico Impiego in merito alla annunciata manovra bis da parte del Governo
MANOVRA BIS: SE VOLEVANO STUPIRCI NON CI SONO RIUSCITI
"Un governo che nasce nel solco dell’Europa Liberista non poteva che riproporre in materia economica ricette analoghe a quelle di Berlusconi" – dichiara Pierpaolo Leonardi Coordinatore Nazionale CUB. "Per questa ragione non ci stupiscono i primi passi del Governo Prodi, che non vuole cancellare né la Legge 30 nè la Bossi-Fini, scegliendo così una linea di continuità col precedente esecutivo".
"Ma gli italiani non hanno votato Prodi per vedersi riproporre le stesse ricette di tagli allo stato sociale: se invece di restituire il maltolto il nuovo governo deciderà di attingere nuovamente alle tasche di lavoratori e pensionati, ci troverà pronti alla lotta, così come lo siamo stati contro il governo precedente ".
MANOVRA BIS: CAMBIANO I GOVERNI MA GLI STRUMENTI RIMANGONO GLI STESSI
Sembra esserci un filo di continuità politica fra il vecchio e il nuovo governo", commenta Paola Palmieri delle RdB-CUB Pubblico Impiego. "Con l’annuncio di una nuova manovra il Ministro dell’Economia conferma la necessità di tagliare le spese. Ma non è tutto. Con la circolare di qualche giorno fa il Governo Prodi richiama ad una rigida applicazione della Finanziaria decisa dal Governo Berlusconi: nessuna risorsa per i rinnovi contrattuali dei pubblici dipendenti, tagli alla spesa per il salario accessorio, licenziamento dei precari, attacco alle pensioni. Insomma, un ulteriore attacco frontale alla Pubblica Amministrazione e alla sua funzione centrale di erogatrice di servizi ai cittadini".
"Se questo è il buongiorno – conclude Palmieri – la risposta dei lavoratori non si farà attendere e l’autunno, al di là delle previsioni meteorologiche, sarà al calor bianco".