Finanziaria 2008: per i precari ancora nessuna stabilizzazione

Ci Rubano un anno di lavoro e poi spendono 50 milioni di euro in più rispetto al 2006.

 

 

Napoli -

Ecco da dove prendono i soldi : sulla pelle dei lavoratori, chissà perché ogni volta che si parla di tagli alla spesa della politica lo si deve fare sempre a data da rimandarsi. Sarà pur vero che chi gestisce le sorti di questo paese deve guadagnare bene per non avere “ tentazioni”, ma se questo è il metro da usare allora chi più delle forze di polizia e di tutti quelli garanti del soccorso e della sicurezza dei cittadini di questo paese non devono essere misurati allo stesso modo. Si parla anche di lavoro nero, diciamolo con forza, metteteci in condizione di arrivare alla quarta settimana o almeno di vivere in modo dignitoso e sicuramente tanta gente al termine del turno di sevizio non indosserebbe gli abiti da lavoro, magari quello che faceva prima di essere assunto, per garantire i bisogni essenziali alla propria famiglia o quantomeno si presterebbe a fornire quei tipi di servizi che ci vede continuamente impegnati al di fuori dell’orario ordinario e straordinario di lavoro, esposti alla mercè di Enti che non rispettano le condizioni ed i tempi di erogazione dei pagamenti, che non sono solo privati, basta pensare che siamo ancora in attesa dei pagamenti delle emergenze estive (rifiuti e incendi boschivi) dalla Regione Campania e dalla Protezione civile. Emergono in modo prepotente gli effetti del nuovo ordinamento che non lascia tempo alla discussione ed alla rivendicazione di condizioni migliori proprio perché deve sottostare ad accordi capestri di cui qualche sindacato, che non ha firmato, forte della sua posizione del”governo amico” si è reso responsabile. Non è passato molto tempo da quando, in Prefettura a Napoli, a termine di una manifestazione contro la riforma del rapporto di lavoro, che allora li vedeva uniti alla nostra battaglia, gli stessi facevano parte del coro di voci che dicevano no al ritorno alla contrattazione di carattere pubblico poi strada facendo sono diventati complice del concretizzarsi di quel disegno. E’ difficile da digerire quest’ennesimo furto se i vigili del fuoco lo fanno e per una sorta di rassegnazione che si lega alle gravi esigenze economiche che si vivono quotidianamente. ci siamo visti rinnovare il contratto collettivo di lavoro, condizionato da accordi precedenti da noi contestati. l’accordo raggiunto in particolare la «vacanza contrattuale, l’aumento mensile concordato, per l’ anno 2006 circa 8 euro mensili , una cifra che, risulta indegna per lavoratori che tutti i giorni rischiano la vita per salvaguardare quella dei cittadini». No non siamo soddisfatti di questa firma, sicuramente condizionata dal DL159/07 che imponeva la scadenza ultima per la definizione e la firma entro il 31 ottobre altrimenti saltavano anche gli arretrati saranno pochi ma abbiamo valutato che in un momento di crisi economica non serviva rinunciarci, questo non vuole essere un alibi, non rifugiamo le nostre responsabilità, anzi il 9 novembre la RdB/CUB Vigili del Fuoco e scesa di nuovo in piazza per chiedere più attenzione dalla politica per il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, le risorse necessarie per i problemi della categoria: organici, mezzi attrezzature, formazione e precariato indispensabili per la nostra professione noi non possiamo rispetto a tanti che motivano le enormi retribuzioni mensili come il pagamento alla loro professionalità, mettere il cartello davanti alla porta: “torno subito”. Noi mettiamo in discussione la vita, se volessimo motivare la retribuzione mensile in questo modo quale il valore di una vita umana? Non lo facciamo, a noi basta essere messi in condizioni di svolgere al meglio e nel modo più professionale possibile il nostro lavoro, secondo i parametri indicati dallo stesso dipartimento, che prevede la risposta alla domanda d’aiuto che si chiama “soccorso tecnico urgente” in un tempo massimo di 20 minuti, nonchè di vivere in modo dignitoso provvedendo ai fabbisogni della famiglia. Ora riteniamo che l’impegno vada concentrato sulla discussione del ”patto per il soccorso” e sul reperimento di risorse aggiuntive per un nuovo biennio economico, scongiurando il rischio del triennio contrattuale, contro l’accordo del 23 luglio, cose queste concordate da chi oggi dissente e si erge a paladino.. Di fatto la sola RdB CUB è scesa in piazza sia il 25 ottobre che il 9 novembre a Napoli c’erano anche i precari dei vigili del fuoco che hanno sottolineato la continuità della politica dei governi di centro destra e centro sinistra, con una particolare volontà all’aumento della componente volontaria, messa in campo dall.on.le sottosegretario all’interno in palese contrasto con uno dei problemi rivendicato in campagna elettorale da questa maggioranza, il precariato, sul quale siamo in attesa di un atto di coraggio e di numeri un po più realistici …oltre che l’impegno a creare posti di lavoro che dovrebbe essere uno degli obiettivi di questo governo che si proclama da sempre vicino ai lavoratori, in particolare al sud Il volontariato in sostituzione e non a sostegno oltre ad aumentare i costi di gestione, mette anche in discussione i risultati operativi. Riteniamo vada realizzato un progetto di stabilizzazione serio, reale, proiettato alla reale carenza d’organico ed una graduatoria unica nei tre anni per il rimpiazzo del 100% del tourn over.

 

Questo hanno gridato a Napoli i Discontinui precari VVF.