Fimato l'accordo estivo però ………………
i vigili del fuoco hanno bisogno di certezze per il futuro.
Il Presidente della regione Campania ed il Ministro dell’Interno, hanno siglato, in prefettura a Napoli, un accordo quadro per intensificare la collaborazione tra protezione civile regionale e Vigili del Fuoco nonché per affrontare la campagna A.I.B. uomini e mezzi per i 40 giorni d’estate più a rischio, che non possiamo non ritenere soddisfacente, perché esso porta, comunque, dei miglioramenti alla macchina operativa del soccorso nella regione Campania.
Non possiamo però, gioire in questo particolare momento, rivolgendoci al Ministro prioritariamente ed in quanto padrone di casa ad Antonio Bassolino, esterniamo tutta la nostra criticità rispetto alla grave carenza d’organico e di fondi in cui versano i Comandi provinciali della nostra Regione e sul territorio nazionale, entro la fine di quest’anno e nei prossimi due andranno in pensione circa 3000 persone in aggiunta a quanti già ci hanno salutato, i corsi per i neo assunti hanno visto un numero inconsistente di partecipanti, le certezze fino ad oggi sono rappresentate dai 640 selezionati a luglio ed un D.p.c.m. che prevede 814 vigili (selezione e concorso nazionale), ancora da bandire che, con gli iter previsti ed il dl 217, avranno effetti reali forse nel 2009/10. Pertanto si prevede un ulteriore notevole ridimensionamento degli organici in aggiunta alla già oramai drastica situazione.
La parte politica, in particolare il sottosegretario all’interno, che con il suo partito già in modo negativo, si è reso responsabile, da quando era all’opposizione nel precedente governo, firmando il dl 252 che all’art. 2 sanciva di fatto la trasformazione del rapporto di lavoro dei vigili del fuoco ed oggi, per mano di solerti dirigenti, indottrinati a tamponare la situazione contingente con il volontariato, stanno sfornando un esercito di volontari utilizzandoli poi nelle sedi di servizio per assicurarne al minimo l’operatività non tenendo, tra l’altro, conto delle diversità di condizioni tra nord e sud, benessere e disoccupazione ed Italia ed Europa della quale i vigili del fuoco Italiani da tempo ne chiedono l’equiparazione negli organici e nel salario.
Nei Comandi provinciali tutti i giorni per 365 giorni all’anno sono presenti un numero ragguardevoli di questi volontari (contratti a 20 giorni) che per 20 giorni percepiscono circa 1000 euro.
Stabilizzarli, quindi, significherebbe farlo a costo zero.
Alcuni Comandi, come Avellino, Benevento, sono costretti a chiudere, a turno, sedi di servizio, oramai e di routine il ricorso al personale precario per poter assicurare la continuità al minimo del servizio operativo, vogliamo ricordare a questi solerti dirigenti che perseguono questo obiettivo che con solo 120 ore di formazione, senza voler entrare nel merito della qualità e quant’altro, i volontari lavorano con percentuali di rischio altissimo, la responsabilità morale (se esiste ancora una moralità) sarà di chi ha materialmente realizzato il progetto, La RdB/CUB è qui per ricordarlo se occorre, anche all’opinione pubblica.
Pertanto chiediamo, agli autori di questi accordi, di dare un contributo affinchè venga arrestato questo processo di depotenziamento del CNVFF ed un primo sforzo potrebbe essere rappresentato dalla stabilizzazione di almeno 10.000 precari, che paragonati a 50.000 insegnanti sono un’inezia.
L’occasione si presenta subito con il tavolo, finalmente convocato per il giorno 23 luglio, quello previsto dalla legge finanziaria per i fabbisogni permanenti delle amministrazioni tra cui anche la nostra.
Il reale fabbisogno è stato di recente quantificato dal dipartimento in circa 15.000 unità, non resta che stilare la graduatoria di tutti i precari ed attuare un piano di assunzione anche attraverso una selezione a breve e media scadenza.