Figli di un Dio minore o di un "papà" nato da una mamma "sempre incinta"?

Vigili del Fuoco Catanzaro

Catanzaro -

Sport e legalità trionfano al Centro Polifunzionale della Polizia di Stato

 

La Scuola calcio dell'Anps punta dritto sulla legalità nell'ambito sportivo ed organizza due giornate di sport sul tema. Sabato 12 e domenica 13 febbraio scorsi, sotto l'egida della Figc e con il patrocinio della Regione Calabria e la provincia di Catanzaro, con l' autorizzazione del Questore di Catanzaro Vincenzo Roca, si è svolta l'interessante manifestazione presso il Centro Polifunzionale della Polizia di Stato.
Nella prima giornata sono stati disputati alcuni incontri calcistici della categoria Pulcini con le formazioni delle società: Vigili del Fuoco, Molè e Anps (A e B). Domenica 13 febbraio è stata la volta di un dibattito sul tema ''Sport e legalità'. Alla presenza di circa 50 bambini, con i rispettivi genitori e Dirigenti delle scuole calcio intervenuti, ha introdotto il dibattito il Presidente della Scuola Calcio dell' Anps Cav. Salvatore Tomaselli che, dopo i ringraziamenti di rito, ha evidenziato lo scopo della manifestazione con particolare risalto al rispetto delle regole e della legalità. Ha proseguito sulla stessa onda anche il Direttore Sportivo Luigi Bigagnoli che ha rimarcato i concetti sul tema e, a seguire, è intervenuto il Presidente dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato, Emilio Verrengia che, dall'alto della sua competenza sportiva oltre che da quella prettamente tecnica, ha rimarcato le linee guida che conducono alla lealtà e all' educazione sulla legalità nell' ambito sportivo e nella vita quotidiana senza tralasciare l' ambiente scolastico. L' intervento finale è stato quello del Questore di Catanzaro Roca che sul campo di giuoco ha voluto dare le indicazioni necessarie che i giovani calciatori in erba devono seguire quotidianamente per vivere lo sport nella piena legalità e per evitare ogni possibile infiltrazione illecita. Al Questore è stata consegnata una targa ricordo della manifestazione.
Nella stessa mattinata, sotto la guida del socio Anps e Istruttore Pino Arabia la formazione dell' Anps A si è aggiudicata la finale con i Vigili del Fuoco. La Molè si è invece aggiudicata la finale per il 3° e 4° posto con la formazione B dell' Anps. Le formazioni partecipanti si sono aggiudicate un trofeo ciascuno e tutti i bambini hanno ricevuto premi e gadget; insomma lo sport e la legalità hanno avuto, come previsto, la meglio su tutto il resto.


Leggiamo con molto piacere che presso il polifunzionale della Polizia di Stato di Catanzaro, nei giorni scorsi sia stato organizzata una manifestazione con tema “sport, legalità, rispetto delle regole”.

Dallo sport e dal rispetto delle sue regole, alla legalità, il passo è breve; la riconferma, qualora ve ne fosse la necessità, che lo sport non è solo un “veicolo” di sani stili di vita, di buon impiego del tempo libero, di prevenzione di molte patologie; lo sport è anche lotta alle devianze giovanili (bullismo, baby-gang, microcriminalità).

Anche per i Vigili del Fuoco lo sport è importantissimo : la selezione degli aspiranti vigili del fuoco, prevede delle prove ginniche che mirano a selezionare individui nei quali il rapporto forza/agilità sia il più alto possibile, proprio perché il lavoro del vigile del fuoco richiede anche molta “fisicità”;

e poi il lavoro del vigile del fuoco richiede anche molta fantasia e creatività, molta inventiva, perché le situazioni che si presentano davanti sono sempre diverse e solo individui “creativi” riescono a risolvere trovando sempre la soluzione più adeguata ed immediata.

Tutto ciò per dire che lo sport, al di là della visibile immediata funzione di “divertimento” è uno strumento altamente formativo della “persona” in maniera globale.

Peccato che a Catanzaro abbiamo un nemico dello sport, appoggiato da alcuni suoi amici.

Proprio negli ultimi tempi il dirigente provinciale dei vigili del fuoco ha scacciato via dal campetto sportivo i numerosi bambini che in quella struttura praticavano lo sport, ed assorbivano tutti i benefici indotti; chi da bambino non ha praticato sport, oppure lo ha praticato in qualche struttura diretta da persone chiuse e grette che trasformano lo sport in strumento di selezione e non di inclusione, uno sport che più che promuovere l’individuo crea dei reietti, dei personaggi che esclusi dalla selezione, odieranno lo sport per tutta la vita e tutti quelli che lo praticano con successo -non successo di coppe, medaglie, ecc, ma successo di integrazione, successo di valori, successo di fare parte del gruppo, successo di essere persone “complete”, “accettate”, “socievoli”, “integrate”-!

Dopo aver chiuso il campetto sportivo, il nostro solerte e zelante dirigente si era premurato anche di asportare dal campetto stesso una targa commemorativa ad una persona che aveva dedicato anni ed anni alla formazione dei giovani : eppure quella targa era stata apposta e voluta spontaneamente da vigili del fuoco, da moltissimi colleghi di una “Persona” Sportiva” deceduta, alla presenza del Sindaco cittadino, alla presenza di familiari della “Persona” a cui il campetto veniva intitolato.

Il dirigente, non avendo argomentazioni sul gesto di bassissima ed infima levatura, trova la scusante della “Formalità” : “la targa doveva essere autorizzata dal ministero!!

Ci viene proprio da ridere che nell’era del “federalismo”, nell’era del decentramento, dell’autonomia locale, una banalissima quanto “significativa” targa alla memoria di un “Collega” locale, deve essere addirittura autorizzata da ROMA.

Un plauso all’amministrazione della Polizia di Stato ed alle persone impegnate a promuovere questi sani principi e valori attraverso il veicolo “Sport”, ma anche ai loro dirigenti illuminati e capaci, “Dirigenti” con la “D” maiuscola e con un’ottica aperta e lungimirante.

Purtroppo i vigili del fuoco, non hanno la stessa fortuna; ai nostri Dirigenti basta un buon morzello ogni tanto, e, tiriamo a campare!