Finalmente al quarto (4) giorno dal sisma che ha colpito l'Abruzzo, dopo che sono stati inviati i primi soccorsi alla popolazione, con tutti i problemi già elencati in precedenti comunicati che sostanzialmente non si differenziano da comando a comando, dopo aver denunciato disfunzioni e disorganizzazione richiedendo e ottenendo  l'incontro alla direzione regionale, anche ad Alessandria ci siamo incontrati con il dirigente provinciale per conoscere le determinazioni recepite a livello regionale. 

Siccome il giorno precedente giravano “voci” estemporanee su presunte ferie raddoppiate in quanto si erano raddoppiati i turni, oggi UDITE UDITE la dirigenza ha fatto sapere che probabilmente “non si erano capiti nello spiegarsi”. 

Pertanto, la gestione dei diritti dei lavoratori (ferie, salti, permessi), rimane invariata sempre nel rispetto del servizio di soccorso. 

Sempre durante l'incontro si è ricordato nuovamente di omogeneizzare tra centrale e distaccamenti  le risorse umane da inviare sui luoghi della calamità per non creare dissapori tra il personale scadendo in logiche clientelari e becere di natura economica viste le differenziazioni dei periodi delle fasi operative. 

Inoltre, abbiamo insistito a riguardo della profilassi sanitaria necessaria per i lavoratori.

Su quest'ultimo aspetto, per noi molto importante, ci è stato risposto che la nostra documentazione era stata inoltrata all'Ufficio Sanitario presso la direzione regionale. 

A questo punto ci auguriamo che la salute dei lavoratori sia presa in seria considerazione e che le risposte arrivino con la stessa immediatezza dell'invio delle colonne mobili e non a termine calamità.  

Quello che è accaduto per la gestione di questa prima fase dell'emergenza dimostra ancora una volta la disorganizzazione che c'è a livello di direzione regionale e di conseguenza a livello di comando provinciale e che quel poco di positivo lo si deve allo spirito di abnegazione del personale che negli anni ha acquisito un'esperienza tecnica  tale di limitare lo sbaraglio totale. 

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