ESSERE (aib) O NON ESSERE (aib), QUESTO E' IL PROBLEMA… E INTANTO, I POMPIERI SI SOSTITUISCONO ALLA LEGGE!

Nazionale -

Lavoratori,

solitamente la storia dovrebbe essere una fonte d’insegnamento per comprendere il presente ma pare che per alcuni sia solo un qualche capitolo in più da aggiungere ai libri di testo scolastici.

Il governo italiano promulga una norma di legge dai chiari contenuti? I Vigili del Fuoco sono superiori anche ad essa e decidono di infrangerla o interpretarla a proprio piacimento.

L’art. 15 c.ma 1 del d. l.vo 177/2016 istituisce il ruolo AIB ad esaurimento per il personale proveniente dal disciolto Corpo Forestale dello Stato, ivi confluito sulla rispondenza di determinati requisiti, garantendogli l’anzianità

maturata e la relativa progressione di carriera tale da disporre la rideterminazione dei ruoli dello stesso corpo nazionale.

La trascorsa estate infuocata sarà stata d’insegnamento per tutti?

I direttori delle operazioni di spegnimento, tranne rari casi, sono stati tenuti a riposo perché la loro esperienza da forestali non era consona con quella del Corpo nazionale che hanno sempre considerato gli incendi boschivi come attività marginale… eppure le superfici percorse dal fuoco, quest’anno sono quasi quintuplicate rispetto alla media del periodo 2008-2016. Pura coincidenza!

Meglio è andata a coloro che non hanno la qualifica di DOS, almeno hanno riposato più abbondantemente.

Il grosso del problema riguarda invece gli elicotteri e gli aeronaviganti… goloselli questi Vigili!

Durante l’estate si sono sprecate infruttuosamente ore e ore di volo per l’incapacità di qualcuno di applicare una regoletta semplicissima che si chiama “scalamento elicotteri”. E’ quella pratica che consente di monitorare le ore volate per poi gestirne la manutenzione.

La conosceranno mai questa semplice regoletta i Vigili del fuoco?

Nella prossima campagna AIB vedremo cosa avranno imparato ma intanto, qualcuno inventa la “Standardizzazione”. Ovvero, si vorrebbero armonizzare gli ex forestali agli standard dei vigili.

Facciamo che la cosa potrebbe avere una sua logica ma il problema è capire qual è!

Nel Decreto del capo dell’emergenza del 16/10/2017 vengono esplicate le modalità di come standardizzarsi e salta subito all’occhio qualche particolare. I piloti devono dimostrare di conoscere le procedure di emergenza (la sicurezza sempre, anche se si hanno migliaia di ore di volo), volo in montagna (e ci può stare), ma poi viene fuori la vera anima del pompiere: volo col gancio baricentrico, volo su specchi d’acqua e volo con la benna antincendio: MA COME, I FORESTALI DEVONO DIMOSTRARE DI ESSER CAPACI A FARE ANTINCENDIO?!?!?

Specchi d’acqua?!?!? Ma la benna antincendio, dove l’avranno sempre riempita i forestali, al rubinetto di casa?!?!?

Accettiamo che si tratti di una formalità perché del resto, chi sa fa e chi non sa insegna ed esamina.

Poi, viene la volta del personale tecnico di bordo. Quattro cicli di imbarco e sbarco del manichino e si passa al verricellamento dell’elisoccorritore.

Mumble…mumble…quindi, nei quattro cicli di un operazione mai svolta in tutta la vita lavorativa, si affronteranno sicuramente anche le procedure di emergenza e saranno sufficienti per verricellare un “peso vivo”?

ALLA FACCIA DELLA SICUREZZA!!!

Vabbè, tanto noi siamo autorità aeronautica e quindi famo come ce pare, ma chi dovrebbero essere gli istruttori? O meglio, abbiamo degli istruttori verricellisti?

Forse si o forse no. In realtà, l’art. 13 del decreto del Capo dipartimento n. 53 del 22/10/2015 prevede l’esistenza della figura degli istruttori e degli esaminatori, ma esisteranno realmente costoro?

Stando alla nota in data 30/10/2017 dell’addetto qualità del nucleo elicotteri di Pescara, tali figure sono carenti se non proprio assenti e a questo punto sorge un dubbio: i pompieri che tanto sanno scrivere, avranno saputo anche leggere?

Forse ciò non lo sapremo mai ma sappiamo di per certo che hanno poca memoria e se ne INFISCHIANO DELLA SICUREZZA.

Non più di una ventina di anni fa, durante una dimostrazione di elisoccorso in Piazza Salotto a Pescara, l’equipaggio fu costretto ad un atterraggio di emergenza in spiaggia perché il verricellato entrò in rotazione… e forse ancor oggi gli “gira qualcosa”!

Ora, se chi dovrebbe assolvere alla mansione di istruttore solleva forti criticità in tempi utili, è mai possibile che non esista una testa pensante capace di crearsi qualche dubbio nella testa, e che forse certe attività non vanno trattate con superficialità?

A parte ciò, se il D. Lgs parla di ruolo AIB, perché qualcuno si ostina a non leggere bene la norma?

Se da un lato è comprensibile che si vogliano utilizzare dei professionisti anche per non tenerli inutilizzati per buona parte dell’anno, come mai in sede di decreti correttivi, nessuno ha pensato di presentare un fogliettino nel quale si suggeriva la cancellazione della parolina AIB?

Azzardando una ipotesi, ne verrebbe fuori che i pompieri eroi avranno semplicemente avuto PAURA che qualche nuovo arrivato avrebbe potuto scavalcare qualche nativo nei posti che contano… tipo al 6° piano del civico 5 di via Cavour in Roma.

A chiusura, una domanda sorge quindi spontanea: gli ex forestali sono o non sono AIB?

Questo è il vero amletico dilemma.