ESERCIZIO DELLA DELEGA IN MATERIA DI SCELTA DEL CONCILIATORE
Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
e p. c. Al Ministro dell'Interno
On. Marco MINNITI
Al Sottosegretario di Stato all'Interno
dott. Giampiero BOCCI
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Bruno FRATTASI
Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Gioacchino GIOMI
Oggetto: esercizio della delega in materia di scelta dell’arbitro conciliatore della commissione paritetica per il tentativo di risoluzione del conflitto tra le parti.
La scrivente Organizzazione Sindacale, con riferimento all’oggetto, con la presente vuol chiarire alcuni aspetti relazionali e nel caso specifico meglio dirimere la materia dell’esercizio del conflitto tra le parti.
È premessa d’obbligo per la scrivente farvi notare come sia ormai evidente che USB è per voi un unico elemento di “” in un pantheon di relazioni con le OO.SS., in generale, con cui avete raggiunto, di fatto, accordi e pace. Da ciò deriva un vostro comportamento che non è difficile definire al di là delle competenze del vostro ufficio.
Ma rientrando in tema corre l’obbligo di ricordare che l’esercizio della delega in oggetto “” al Capo Dipartimento il quale lo deroga al Vice Capo Dipartimento Vicario e Capo del Corpo Nazionale. Nulla è a conoscenza della scrivente che possa far anche solo pensare al contrario.
La norma in materia, a quanto ci risulta, è di vostra conoscenza poiché, ci permettiamo di ricordarvi, il ruolo del vostro ufficio è proprio quello di essere informati di quanto necessario in materia di relazioni sindacali con il solo scopo di “” la figura del Capo Dipartimento. Fatto ne è che il vostro ufficio, di funzione strategica e importanza relazionale, è proprio collocato all’interno dell’ufficio di gabinetto della nostra massima figura apicale.
Eppure, nonostante la vostra conoscenza della norma e la vostra indubbia figura di raccordo più volte abbiamo notato interferenze e richiesta pervenuta alla scrivente di nostra difficile comprensione. Abbiamo notato “” che in pieno esercizio lessicale siete riusciti a coniare termini e metodi che fino ad oggi non risultano alla scrivente suffragati da nessun accordo tra le parti.
Triade o terna di nomi, blocco della comunicazione con l’ufficio vicario, richieste continue d’invii per iscritto della nostra “” e tanto altro ancora ingessano il sistema e fanno passare in un secondo piano il vero obbiettivo da raggiungere quando una rappresentanza di lavoratori, nel caso specifico un sindacato, esercita il diritto del conflitto al solo scopo di difendere i lavoratori.
E di potersi avvalere di tale diritto attraverso l’uso di due norme specifiche che oltre a regolare il conflitto riprendono in totem lo spirito propositivo dell’art. 15 del CCNL del 1996. “”. Ed è per tale ragione che termini perentori e regole, da voi poco rispettati, ne normano il confronto al fine di evitare che vi sia o un “” alla vostra produzione o una “” al nostro diritto.
Quindi vi chiediamo di bloccare questa vostra forma “coatta” d’interpretazione della norma, accordi e rapporti con la scrivente che sta solo inasprendo il conflitto invece di trovare una soluzione, il più possibile comune, per il bene dei lavoratori del Corpo Nazionale.
Cogliendo l’occasione di questa nostra nota e volendovi dimostrare la nostra buona fede e in via del tutto eccezionale vi ripetiamo quanto abbiamo fino ad ora trasmesso e comunicato, mediante l’uso del giusto canale di trasmissione circa gli stati di agitazione in questo periodo in atto presso le sedi di Agrigento, Reggio Emilia e Prato ricordandovi gli accordi presi.
AGRIGENTO - ING. CLAUDIO DE ANGELIS
PRATO - ING. CLAUDIO DE ANGELIS
REGGIO EMILIA – ING. SILVANO BARBERI
Si rimane in attesa di sollecito riscontro mediante l’uso del vero canale di trasmissione.