Esercitazioni antiterrorismo

Il grande gioco dei numeri

 

 

 

 

Milano -

Oggi 3 settembre ’05, durante la trasmissione televisiva di RAI 3 “COMINCIAMO BENE”, nel resoconto dell’esercitazione antiterrorismo svoltasi a Roma, sono state fatte alcune dichiarazioni che hanno lasciato perplessi alcuni addetti ai lavori e probabilmente anche parte del pubblico.

Infatti durante un collegamento telefonico, il coordinatore della Rappresentanza Sindacale Unitaria dei Vigili del Fuoco di Milano, sollecitato dall’intervistatrice della trasmissione, dichiarava la propria opinione rispetto all’utilità pratica di tali esercitazioni, aggiungendo anche quanto fosse stata effettivamente diversa la realtà degli organici dei Vigili del Fuoco rispetto a quelli messi in campo il giorno 23 settembre a Milano.

In seguito all’intervento del sindacalista, con collegamento video da Milano, il Prefetto B. Ferrante dichiarava che tutto il personale VVF che aveva partecipato alla suddetta esercitazione, era quello realmente in servizio quel giorno.

 

Singolare il fatto che sia immediatamente caduta la linea, ed anche in seguito il sindacalista, non sia più riuscito a replicare con dati reali le sconcertanti affermazioni del prefetto.

In realtà la querelle sui dati e sull’organizzazione complessiva del giorno 23 u.s., risale ai giorni precedenti alla data in questione, ma la protervia con cui si continua ancora oggi a mistificare la realtà, sta ottenendo l’effetto contrario a quello che i sostenitori dell’immagine a tutti i costi, avrebbero invece voluto ottenere.

Infatti un sondaggio tra i telespettatori, al termine della trasmissione “COMINCIAMO BENE” rilevava un buon 70% contrario all’efficacia di tali iniziative.

Inoltre costringe la RdB-Cub a ribadire i dati ufficiali dell’evento del 23 u.s..

 

dati organico VVF esercitazione del 23 settembre a Milano:

(forniti dal Comando Prov. VVF Milano)

totale 190 partecipanti

- di cui solo 16 in normale orario di servizio (quasi tutti Funzionari)

- 6 squadre ognuna composta da 6 uomini, provenienti dai distaccamenti vvf volontari (non professionisti, cioè cittadini che normalmente svolgono un’altra attività e all’occorrenza vengono chiamati per svolgere servizio di soccorso) appartenenti ai comuni di Inveruno, Magenta, Lissone, Seregno, Corbetta, Carate B. – tot. 36 unità

- 6 squadre ognuna composta da 5 uomini, provenienti da altri comandi della Lombardia (Varese, Lecco, Como, Bergamo, Pavia, Lodi) – tot. 30 uomini

- una squadra di elicotteristi proveniente da altra regione (Torino) – tot. 4 unità

- unità cinofile di Milano e altri comandi della Lombardia – tot. 4 unità

- 15 unità coinvolte nell’esercitazione all’aeroporto di Linate, che hanno competenza solo all’interno del sedime aeroportuale

il restante personale è stato attinto tutto dai turni liberi dal servizio.

 

Per rendere più chiaro il contesto e le proporzioni degli organici di un turno effettivo, sempre il giorno 23 il personale che ha garantito il servizio di soccorso a Milano e provincia era di 156 unità!Numero abbastanza alto rispetto alla media a cui andrebbero però tolte 16 unità della sede di Linate, 5 sommozzatori, 7 della sala operativa ed altri di uffici vari, per cui sarebbero rimasti 126 pompieri utilizzabili per eventuali attentati.

Ed il resto del servizio di soccorso per Milano e provincia (4 milioni di abitanti) chi l’avrebbe garantito?

Se le cifre sopraddette possono sembrare fuori luogo basterebbe visionare una qualsiasi lista di servizio che viene emesso dal Comando ogni mattina (turno dalle 8.00 alle 20.00) ed ogni sera (turno dalle 20.00 alle 8.00). Ad esempio oggi, mentre a Roma si svolgeva la seconda esercitazione antiterrorismo, Milano “garantiva” il servizio di soccorso con 123 Vigili del Fuoco!