Errata corrige del documento sull'intervento di ricerca persona in data 01/11/11, integrazioni.

Bologna -

Alla C.A. Ing. Antonio La Malfa

E,p.c. all’ Ing. Giovanni Nanni

epc a tutte le OO.SS.

 

 

 

In data 07/11/2011 Vi abbiamo inviato una lettera per avere chiarimenti urgenti in merito ad un intervento avvenuto in località Monte Sole Marzabotto intorno alle ore 20.00.

Abbiamo ritenuto necessario come Coordinamento USB, per dovere di chiarezza e di correttezza, integrare il nostro documento del 07 c.m. con una rettifica: nel nostro documento infatti, si è erroneamente riconosciuta l’intera responsabilità dell’intervento al funzionario del turno B. Questo non è esatto, infatti la chiamata di soccorso è avvenuta prima delle ore 20, cioè quando ancora era in servizio l’altro funzionario, quello del turno C, che in prima battuta ha ritenuto di non far intervenire la squadra SAF per la ricerca persona. Abbiamo dunque addebitato impropriamente la responsabilità solo al funzionario di servizio del turno B, invece la responsabilità è anche del funzionario del turno C, per questo ci scusiamo con i lavoratori per aver dato una informazione incompleta e ci scusiamo con il funzionario del turno B per avergli riconosciuto l’esclusiva responsabilità. Responsabilità che anche se condivisa, rimane. Nostra convinzione infatti, che l’intervento in oggetto, richiedesse l’invio di una squadra SAF. Sia chiaro, non è nostra intenzione processare nessuno, ma quanto accaduto ci deve far riflettere, deve essere l’occasione per risolvere una volta per tutte la questione sulle persone scomparse, che non solo a Bologna, genera spesso confusione sulle competenze e sulle procedure, per questo come USB chiediamo all’ing. La Malfa di sollecitare un incontro con il Prefetto per concordarle insieme. Dall’altra invitiamo il Direttore a stendere delle linee guida per tutti i dirigenti provinciali della regione. Come USB , ma ancor prima come Vigili del Fuoco,  riteniamo indispensabile fare il punto su come si utilizzano i SAF, così da sfruttare al meglio le potenzialità di questa "specialità". Ad esempio: quando và a fuoco un appartamento per precauzione mandiamo sempre al seguito l’autoscala e a volte la botte, stessa cosa per i SAF, dovrebbe diventare la norma inviarli nei casi in cui lo scenario dell’intervento coinvolga persone  in zone più o meno impervie ( boschi, calanchi, monti, ecc..). Per il principio di precauzione, di efficienza, si dovrebbe sempre dotare la squadra che opera sul posto di tutte le figure professionali e i mezzi di cui potrebbe poi avere bisogno la squadra stessa. Condizione questa indispensabile per portare a termine l’intervento con il miglior esito.

Il paradosso è che alcun funzionari  si fanno scrupolo di far uscire una squadra o un mezzo in più, ma altri invece partecipano ad operazioni di polizia. Il riferimento è alla mattina del 16 novembre, quando almeno due squadre di Pompieri sono andate in appoggio alla Polizia (sgombero ex cinema Arcobaleno), per svolgere un compito di bassa manovalanza, non certo soccorso tecnico urgente. Meditiamo tutti: dirigenti, funzionari, capi reparto, capi squadra e vigili,  anche su questo.