"Eroi nelle parole - Carne da macello nei fatti"

Comunicato stampa del coordinamento RdB Liguria in risposta alle dichiarazioni del prefetto Morcone riportate su un quotidiano in cronaca locale

Genova -

La scrivente Organizzazione Sindacale, RdB Liguria settore Vigili del Fuoco, ritiene doveroso intervenire con forte e deciso senso critico alle dichiarazioni del Prefetto Morcone, apparse sul quotidiano “La Nazione” del 05/02/2003 riguardanti il problema dell’idoneità al ruolo operativo del personale dipendente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; con tutto il dovuto rispetto per la carica rivestita, tali affermazioni ci fanno sorgere il dubbio che, il sig. Prefetto, non conosca o forse, faccia finta di non conoscere le reali problematiche che da tempo attanagliano la nostra categoria, la verità è che il sig. Prefetto, nel suo chiarimento, non dice alcune cose della massima importanza, e cioè, che ai vigili del fuoco non viene a tutto oggi riconosciuta la peculiarità di categoria che svolge attività particolarmente usurante, non viene riconosciuto neppure il rischio amianto, nonostante, in molti interventi in cui operano i VVF, siano tuttora presenti materiali contenenti asbesto (incendi e crolli in strutture con coperture in eternit che, sottoposte a rotture ed a temperature elevate rilasciano la micidiale fibra), ed alcuni colleghi in quiescenza accusino danni biologici da contatto con amianto…

Che dire poi della totale assenza di supporto psicologico, l’operatore dei vigili del fuoco, si trova spesso in situazioni di stress psicofisico con coinvolgimento emotivo, dovuto alle situazioni di grave rischio per la propria persona ed alla forte carica emozionale che si viene a creare quando la vita di una persona è nelle mani dell’operatore VF, ed anche un minimo errore, può comportare tragiche conseguenze, ebbene, se in conseguenza di questi continui stress, un vigile del fuoco, dovesse accusare persistenti sintomi che facciano supporre la presenza di stati ansiosi, angoscia o depressione, deve ben guardarsi dal comunicare all’amministrazione la propria condizione di salute, perché, l’unica risposta che riceve è il rischio di essere inviato presso la Commissione Medica, giudicato inidoneo e di essere esonerato dal ruolo operativo, senza ricevere alcun supporto psicologico e nessun riconoscimento per la possibile causa di servizio dovuta al particolare lavoro svolto.

Il sig. Prefetto Morcone, nell’articolo dichiara che verranno consegnati particolari occhiali protettivi per i colleghi che dopo anni e anni di servizio sono vittime di un fisiologico e naturale calo della capacità visiva, cosa intenderà fare, la commissione medica centrale, con quei colleghi cinquantenni che a causa di continui e ripetuti traumi subiti in anni di ruolo operativo accusano discopatie varie ed artrosi, gli infileranno un bastone da qualche parte a mo di sostegno delle vertebre? e per chi dopo anni di lavoro in presenza di forti rumori, (un’alta percentuale di pompieri accusa problemi all’udito) vede ridotte le proprie capacità uditive, si vedrà fornire il classico corno del nonno?

E ora di dire veramente basta, i vigili del fuoco non vogliono essere considerati eroi e neppure superman, ma solo lavoratori, ai quale venga riconosciuta l’atipicità del proprio lavoro e non accettano più di essere strumentalizzati a fini propagandistici dai vari Governi succedutesi negli ultimi anni.

Al sig. Prefetto vogliamo dire che, in futuro, farebbe bene a farsi consigliare da coloro che il vigile del fuoco lo fanno veramente e non da quei sindacalisti in giacca a cravatta che, del lavoro del pompiere dimostrano di conoscere ben poco, ed in conseguenza di ciò firmano accordi penalizzanti per il personale, sig. Prefetto si ricordi la RdB pur se maggiormente rappresentativa, (vanta più iscritti della UIL), non ha firmato e con nota a verbale ha perfino previsto ciò che sarebbe accaduto!