EMERGENZA VENETO
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Gioacchino GIOMI
Alla Direzione regionale dei VVF del Veneto e TAA
ing. Fabio DATTILO
e p. c. Al Ministro dell'Interno
On. Matteo SALVINI
Al Sottosegretario di Stato all'Interno
On. Stefano CANDIANI
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Bruno FRATTASI
Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI
Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
Oggetto: emergenza Veneto
Premesso che: In tutto in nord Italia è emergenza maltempo e che in Veneto almeno 150mila persone sono senza luce, 100mila senza acqua potabile, il maltempo ha abbattuto oltre 500mila alberi. Siamo di fronte alla frana in movimento più grande d’Europa. Nella mattinata del 2 novembre una frana di terra e fango ha completamente ostruito la strada regionale 203 che collega Cencenighe con Agordo, nel Bellunese. Al momento risultano isolati i comuni a nord dello smottamento, causato dalle piogge che continuano a cadere incessanti. Così, sale a più di trenta il numero delle strade provinciali interrotte. La situazione nel bellunese e nell’alto vicentino è terrificante, oltre a essere aggravata dalle piogge continue, nella provincia di Rovigo ci sonon80mila persone senza acqua da due giorni, da momento che l’Adige è in piena e non possono depurare l’acqua.
Nel bellunese, i comuni sono senza corrente e senza acqua. Stanno arrivando gruppi elettrogeni da tutto il Veneto, ma la situazione è drammatica. Siamo partiti con mezzi d’epoca, inadeguati.
Tutto questo, che è soltanto una sintesi di ciò che in realtà è molto più grande, vissuto dai vigili del fuoco sul posto, come Organizzazione Sindacale denunciamo la scellerata decisione da parte dell'amministrazione di aver obbligato i lavoratori al passaggio dalla PRIMA fascia di emergenza alla TERZA senza nessuna oggettiva logica e senza minimamente informare nè i lavoratori nè le Organizzazioni Sindacali.
La scrivente contesta l'operato sia centrale che periferico e chiede spiegazioni urgenti in merito.