ELISOCCORSO, SOCCORSO ALPINO FLUVIALE, ANTINCENDIO BOSCHIVO… QUALI VERITÀ?
Lavoratori,
le forme di governo che si sono succedute negli ultimi 20/30 anni in Italia e in Europa pare abbiano "esternalizzato" (e sembra siano destinate a farlo ancora) tutti i servizi che lo Stato è tenuto a garantire al popolo. Ciò è avvenuto privatizzando l'energia, l'acqua, i trasporti, la sanità, la scuola e tutte le attività direttamente connesse...
Non ci dobbiamo stupire se e quando aumenteranno. Perché di certo aumenteranno, statene pur certi! Magari con la scusa che "non c'è più spazio”, “non abbiamo personale a sufficienza" qualcuno potrà pensare anche di affidare a privati il controllo dei detenuti come avviene negli Stati Uniti o addirittura rendere privata, perché no, la sicurezza pubblica! Chissà, magari creando una società in house alla stregua della Consip...
Lo Stato, di fatto il popolo, non è più padrone del proprio futuro e non ha più il potere di amministralo. I “padroni” dei servizi essenziali sono diventate le società private o fintamente partecipate. I veri padroni della vita del popolo sono gli Amministratori Delegati...
Potrà sembrare folle fare simili confronti ma quel che sta avvenendo nei Reparti Volo del CNVVF pare seguire un preciso filo conduttore: defraudare il Corpo di capacità tecniche e operative per dar spazio ai privati. Prima si imbriglia l’operatività con una sequela di manuali pari ad un’enciclopedia Treccani, poi si porge il fianco preferendo svicolare i mezzi aerei da un ipotetico “servizio esclusivo” in ragione di un “soccorso tecnico urgente” (STU). Peccato che questo appaia sempre meno urgente dato che viene poi svolto dal mezzo aereo a disposizione delle aziende sanitarie. Eh già perché spesso (per mero opportunismo) gli elicotteri del servizio sanitario svolgono attività extra sanitaria come la ricerca di dispersi adducendo ad un ipotetica quanto fantasiosa necessità sanitaria magari lasciando il possibile infartuato “libero” di attendere l’ambulanza su gomma.
Per tornare al CNVVF e al filo conduttore che porta alle privatizzazioni, non è ciò che è avvenuto con i canadair? Ci vuole poi molto costituire un gruppo di tecnici e piloti dello Stato per esercire questi mezzi? Già no, non ci vorrebbe molto se la struttura fosse snella ma con l’aria che tira altro che Treccani… E lo scioglimento del Corpo forestale dello Stato con il conseguente smantellamento della flotta Antincendio Boschivo dove lo mettiamo? Con la “scusa” che le competenze sull’antincendio boschivo (AIB) sono delle regioni non si sta forse avvantaggiando la forma privata? Con la conseguenza che delle dodici sedi estive di allora oggi ne possiamo contare al massimo cinque o sei e per lo più comprese nei reparti volo già esistenti che, a volte, combinano i due servizi (STU e AIB) con un unico equipaggio!
Competenza delle regioni è vero ma non dovremmo tornare tanto indietro nella storia per scoprire che l’utilizzo dei mezzi aerei nelle attività AIB era solo materia statale. Le regioni potevano far uso del “proprio” mezzo privato solo in deroga. Perché? Perché costa di più, costa uno sproposito ed è inutile girarci intorno! Sarebbe utile tornare indietro nel tempo anche per scoprire che il Direttore Operazioni Spegnimento (DOS) era prima di tutto un Forestale perché quel che era fondamentale era conoscere le biocenosi naturali forestali e il loro rapporto con il fuoco oltre aver acquisito capacità idonee di fonia per mantenere il contatto con i mezzi aerei. Ma questa è un’altra storia…
Ora analizziamo un attimo il tanto osannato “soccorso tecnico urgente”… S’è visto che questa attività pare non valga per l’elisoccorso in quanto, essendo anche il servizio sanitario e con esso quello di elisoccorso prerogativa delle regioni, questi l'hanno affidata ai privati. Appare evidente quindi quale possa essere stata domanda che si sono posti al vertice del CNVVF nel momento in cui dovevano decidere come inquadrare gli elisoccorritori nel settore specialistico degli aeronaviganti: “a che serve munirsi di tanti tecnici elisoccorritori (SAF 2B) se a garantire il servizio di elisoccorso ci sono già altri profumatamente pagati?” Chi se ne frega dunque di tutto quel personale che ha donato il proprio tempo sacrificando anche le famiglie per acquisire determinate professionalità. I gradi contano più delle qualifiche perché, come ha detto il collega Guarnieri nel comunicato sulle margherite del 5 maggio, al momento dell’inconveniente il padreterno prima chiede chi c’è a bordo! Già, a pensare che in una regione sede di elisoccorso del 118 come l’Abruzzo si possono contare oltre venti tecnici di elisoccorso che a turno prendono servizio…
Non so voi ma dovremmo volere tutti il bene del popolo e dovremmo volere tutti che i Servizi, quelli con la lettera maiuscola non siano fonte di "interessi", di lucro. Peccato che il privato viva di lucro… Il soccorso e la salute, al pari della sicurezza, dell’acqua, dell’energia, non dovrebbero arricchire qualcuno ma solo e semplicemente garantire la vita, quella di tutti e a costi congrui non come certe mascherine. Che dite, possiamo invitare gli amministratori a mettere la propria mano nella Bocca della Verità?
Chissà cosa ne penserebbe oggi il leggendario maggiore pilota dei VVF Enrico Rinaldo dell’analisi impietosa seppur ipotetica sul futuro dei Reparti Volo e del personale SAF del CNVVF. Forse semplicemente ha ragione Umberto Bobbio che termina il suo articolo sul “il faro di Roma” dicendo: “forse volare significa guadagnare e privatizzare è meglio che curare”.
per il Coordinamento Provinciale USB VVF Pescara Antonio di Lizia |